Questa sera su Rai 4 va in onda “Signs”, per la regia di M. Night Shyamalan con Mel Gibson, Joaquin Phoenix, Rory Culkin, Cherry Jones, Abigail Breslin, M. Night Shyamalan. Al Box Office Usa Signs ha incassato 228 milioni di dollari.
Il reverendo Graham Hess vive a Bucks County in Pennsylvania con i suoi due figlioletti e il fratello un po’ svanito. Sua moglie è morta in un incidente e da quel momento l’uomo ha perso la fede.Un giorno scopre degli ampi cerchi tracciati nei campi intorno alla sua fattoria. Il fenomeno si manifesta anche in India e, successivamente, in tutto il mondo. È opera di alieni particolarmente pericolosi e abili nel non farsi individuare. Qualcuno di loro si muove anche nei pressi della fattoria. Graham riuscirà a venire a capo del mistero. M. Night Shyamalan si muove con sicurezza nel territorio del paranormale e del contatto con gli alieni. Da qui a proporlo come il nuovo Spielberg però ce ne corre. Anche perché questa volta si avvale di un Gibson sempre più piatto e in caduta libera (v.anche We were soldiers). Manca la suspense e tutto appare prevedibile. Ciò che non lo è affatto è invece il finale. Ma non sul piano della pura narrazione quanto su quello dei simboli. Guardate i ‘segni’ che costellano gli ultimi minuti del film e provate a chiedervi se parte del successo del film negli Usa non sia dovuta anche al fatto che questo è il primo, vero manifesto cinematografico americano del dopo 11 settembre. Dire di più rovinerebbe la sorpresa.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.