Questa sera su Canale 5 arriva in prima serata la serie “Tutta colpa di Freud” diretta da Rolando Ravello, quattro prime serate che vedono protagonista Claudio Bisio e accanto a lui Caterina Shulha, Marta Gastini, Demetra Bellina e un cast ricco di attori e personaggi di contorno (tra gli altri, Max Tortora e Claudia Pandolfi).
Se il titolo vi risulta familiare è per una semplice ragione: è lo stesso dell’omonimo film uscito nelle sale nel 2014 scritto e diretto da Paolo Genovese. La storia resta quella del film del 2014, ma qui è raccontata attraverso altri protagonisti, in un’altra città e con sviluppi inediti. Paolo Bisio ha preso il posto che sul grande schermo era stato di Marco Giallini con dei cambiamenti, a cominciare dal fatto che lui era romano e io sono milanese. Per il resto c’è una certa continuità. Il romano, comunque, c’è sempre ed è l’amico e vicino di casa “brillantone” interpretato da Max Tortora. Del resto dietro la serie c’è sempre Paolo Genovese, che dopo aver inventato la trama per il cinema qui è autore del soggetto e della sceneggiatura. La serie però è ambientata a Milano. Francesco Taramelli è il personaggio di Bisio, uno psicanalista con qualche senso di colpa che gli arriva dal passato. La moglie lo ha lasciato con le tre figlie per girare il mondo e salvare gli oceani. Lui fa il mammo. La serie inizia nel momento in cui per la prima volta Francesco resta solo: una figlia vive con il fidanzato, un’altra è pure fuori casa, la più piccola parte per studiare all’estero. Lui ha una crisi di panico, pensa di avere un infarto, va in ospedale e qui trova l’aiuto della psichiatra Claudia Pandolfi. Poi le figlie per una serie di coincidenze tornano a casa e il senso di vuoto scompare. Paolo Genovese tende a precisare che la serie è sulle differenze in amore e sulle difficoltà di accettarle. Il tono è quello della commedia all’italiana, quel meraviglioso genere che riesce a raccontare con leggerezza, ma senza superficialità, l’animo umano con tutti i suoi difetti.
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