Oggi in seconda serata su Rai 4 va in onda “Summer of 84”, presentato al Sundance Film Festival nel 2018, un piccolo film horror thriller che ha ricevuto critiche positive soprattutto per il suo dark humour.
Girato a Vancouver nel 2018, questo piccolo horror thriller canadese si intitola Summer of 84 ci riporta direttamente nei gloriosi anni 80. Cavalcando e ispirandosi al successo della serie Stranger Things, i tre registi François Simard, Anouk Whissell e Yoann-Karl Whissell hanno confezionato un gradevole prodotto di intrattenimento che va fiero di essere low-budget facendo di necessità virtù, ma senza darlo a vedere. I critici che l’hanno visto si sono espressi generalmente in modo positivo, elogiando tanto la regia quanto la sceneggiatura (scritta da Matt Leslie e Stephen J. Smith) e le performance dei giovani attori, soprattutto del 18enne Graham Verchere, già visto in ruoli ricorrenti nelle serie Fargo e Supergirl. Anche lo humour nero è uno dei punti di forza del film, tanto da essere stato definito come uno dei migliori horror del 2018. Come suggerisce il titolo, siamo nell’estate del 1984. La cittadina di Cape May, nello stato dell’Oregon, è tormentata dal cosiddetto “Cape May Slayer”, un assassino responsabile della sparizione di tredici teenager nella contea. Davey Armstrong, figlio 15enne di un giornalista che segue questa storia di cronaca nera da anni, sospetta che il suo vicino di casa sia proprio il serial killer, non fosse che è anche e soprattutto un ufficiale di polizia. Gli amici di Davey lo prendono in giro per questa ridicola idea che si è messo in testa, avendo lui stesso una reputazione da complottista che lo precede. Un giorno però, quando un ragazzo che Davey vede all’interno della casa del poliziotto appare sul retro di un cartone di latte una settimana dopo, con la scritta “scomparso” sulla foto, il gruppo di amici accetta di aiutarlo ad indagare.
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