Questa sera su Sky Cinema Romance va in onda “Poli Opposti”, per la regia di Max Croci con Luca Argentero, Sarah Felberbaum, Giampaolo Morelli, Elena Di Cioccio, Anna Safroncik.
In Italia al Box Office Poli Opposti ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 1,6 milioni di euro e 704 mila euro nel primo weekend.
Stefano è un terapista di coppia che si è appena separato dalla moglie. Claudia è un avvocato divorzista e madre single con figlio preadolescente. I loro studi, con annessa abitazione, si ritrovano sullo stesso pianerottolo.
L’antipatia (e attrazione) reciproca sono immediate, e a queste si aggiunge la rivalità professionale quando i pazienti dell’una cominciano a rivolgersi all’altro, e viceversa.
Ma questa, fin dall’inizio, si identifica come una commedia romantica, e dunque i poli opposti del titolo sono destinati ad avvicinarsi.
Max Croci debutta alla regia con un film chiaramente ispirato alla sophisticated comedy americana, tenendo conto anche di tutte le sue rivisitazioni più recenti (un esempio per tutti: Prima ti sposo poi ti rovino dei fratelli Coen), e la messinscena è di gusto, ha ritmo e una buona comunicazione con gli attori, anche se l’inserimento di alcuni elementi grafici e di qualche espediente cinematografico come lo split screen, inseriti proprio per accentuare le similitudini fra Poli opposti e le commedie romantiche della Hollywood degli anni d’oro, avrebbe dovuto essere strutturale (vedi Abbasso l’amore) e non sporadico.
Quel che difetta al film però è una sceneggiatura solida, il che non sorprende visto che ci sono ben 16 mani (ovvero otto diversi sceneggiatori) dietro un copione che avrebbe grandi potenzialità comiche e romantiche e invece si perde per incoerenza e scarsa attinenza alla realtà. Per fare qualche esempio, il personaggio di Claudia non avrebbe alcun bisogno di essere “una iena” e di gestire la propria professione con tanta acidità, quando nel privato la donna rivela un lato soft assai sviluppato.
Peccato perché la chimica fra i due attori protagonisti è ottima, ed entrambi fanno il massimo per dare calore e colore alle rispettive interpretazioni. Sarah Felberbaum dovrebbe lavorare per eliminare dalla sua voce quella nota stridula che contrasta con la morbidezza gentile della sua recitazione, visibile anche quando recita in ruoli da dura. Luca Argentero si candida a diventare il Cary Grant (o il George Clooney) della commedia italiana contemporanea.
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