Questa sera su Rai Storia va in onda “Capri – Revolution”, per la regia di Mario Martone con Marianna Fontana, Reinout Scholten van Aschat, Antonio Folletto, Gianluca Di Gennaro. Un’isola unica al mondo che, all’inizio del Novecento, ha attratto come un magnete chiunque fosse spinto da ideali di libertà e di progresso. Il film ha ottenuto 7 candidature ai Nastri d’Argento, 13 candidature e vinto 2 David di Donatello, In Italia al Box Office Capri-Revolution ha incassato 734 mila euro. 1914. Un gruppo di giovani del nord Europa si unisce in una comunità sull’isola di Capri avendovi trovato il luogo ideale in cui sperimentare una ricerca sulla vita e sull’espressione artistica. Sull’isola abita con la sua famiglia Lucia, una capraia la cui attenzione viene attratta da questi ‘strani’ individui a cui inizia ad avvicinarsi. Al contempo sull’isola è arrivato un giovane medico condotto portatore di idee che mettono la scienza e l’interventismo al primo posto. Mario Martone completa l’ideale trilogia che si è venuta componendo dopo Noi credevamo e Il giovane favoloso con un film che si muove tra la luce diurna del sole e i fuochi delle danze della notte trovando al proprio centro l’efficacissima interpretazione di Marianna Fontana. È sua quella che si potrebbe definire l’anima divisa in tre attorno alla quale si colloca tutta la vicenda. Il passato, con tutto ciò che ha di positivo rappresentato dalla spesso silente figura materna, si concentra nella casa in cui al padre malato si sostituiscono i fratelli portatori della difesa di una tradizione che si fa abito sempre più pesante da indossare per la giovane donna. In quegli uomini e donne che scorge per la prima volta nudi su una scogliera vede aprirsi un mondo di opportunità diverse rispetto all’orizzonte chiuso di un mare forse prima di allora mai guardato con occhi nuovi.
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