Questa sera su 20 Mediaset va in onda “Doa: Dead or Alive”, per la regia di Corey Yuen con Jaime Pressly, Devon Aoki, Holly Valance, Natassia Malthe, Kane Kosugi, Matthew Marsden.
In Italia al Box Office DOA: Dead or Alive ha incassato 105 mila euro .Cinque ragazze belle e molto sexy, un’isola deserta, un torneo da vincere, macchinazioni, colpi di scena e una serie infinita di combattimenti: Dead or Alive passa dai pixel dei monitor e televisori, al grande schermo.
Altro gioco, altro film: il numero di pellicole tratte, ispirate e derivanti da videogiochi sta salendo vertiginosamente. Purtroppo spesso, per non dire sempre, la qualità delle pellicole cinematografiche è inversamente proporzionale a quella dei videogames da cui sono tratte e, tutto sommato, anche questo Dead or Alive fa parte del numeroso elenco di film di cui avremmo potuto fare benissimo a meno. Fortunatamente stavolta però, il mestiere del cast tecnico del film, salva la produzione dall’oblio assoluto, ponendolo sullo stesso piano di altri “popcorn movie”, assolutamente innocui e, per certi versi, godibili. Corey Yuen, vecchia volpe degli action movie, nonché regista del divertente The Transporter, punta tutto sugli scontri, sulle coreografie e sulla notevole avvenenza delle pulzelle che si agitano, menano e scalciano, strette in panni a dir poco striminziti. L’aggiunta, nella messa in scena, di elementi che strizzano pesantemente l’occhio al videogame originale (chi vedrà, capirà), rende il tutto più appetibile per i fans del gioco e del filone “donne e botte”. Il variegato cast, che mescola bellezze provenienti da ogni parte del mondo, è funzionale al progetto, ma Devon Aoki, già letale killer in Sin City, pare avere una marcia in più rispetto alle conturbanti colleghe. Poteva andar peggio.
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