12 Rounds | questa sera su Rai 4

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Questa sera su Rai 4 va in onda “12 Rounds”, per la regia di Renny Harlin con John Cena, Steve Harris, Ashley Scott, Aidan Gillen, Brian White, Taylor Cole

New Orleans. Il detective Danny Fisher si trova, del tutto casualmente, a tagliare la strada al pluriricercato irlandese Miles Jackson il quale sta tentando la fuga con una valigetta piena di diamanti in compagnia della fidanzata Erica. Fisher inseguendoli dà luogo a un incidente in cui Erica muore. Un anno dopo Jackson fugge dal carcere, rapisce la compagna di Danny, Molly, e organizza dodici ostacoli che il detective dovrà riuscire a superare se vorrà rivedere Molly viva.Se amate il genere oppure, pur non amandolo, accetterete di lasciare a casa lo sguardo superacciliato e, soprattutto, l’eventuale predisposizione all’incredulità, avrete modo di divertirvi. Perché Harlin, con la collaborazione di John Cena (che ha studiato i Van Damme, gli Stallone, i Seagal e , ovviamente, Bruce Willis, non cerca di imitarli) porta sullo schermo un film d’azione che sa di dover parlare a un pubblico che in larga parte ha aggiunto al proprio Dna visivo il numero 24 e quindi gira e monta a ritmo vertiginoso non disdegnando lo split screen.Non manca poi di citare un classico come Point Break in una scena di inseguimento e gioca alcuni dei suoi assi nel prologo. Perché nei primi venti minuti del film, con la costruzione dei caratteri degli antagonisti e con la narrazione del loro fortuito incontro si costruisce una tensione che poi si tradurrà, con qualche dilapidazione, nelle dodici prove (chi ha fatto studi classici o ha visto i peplum non potrà non pensare ad Ercole).Ognuna delle quali sembra già pronta per un videogame di successo senza però assumere l’ordinaria ripetitività routiniere a cui ci hanno sottoposto altri film. A inverosimiglianza fa seguito inverosimiglianza ma, messe tutte insieme, il quadro generale è quello di un divertissement in cui Cena, dopo aver distrutto innumerevoli veicoli alla guida di un camion dei pompieri, decide di pronunciare un “Sorry”. espiatorio.

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