Questa sera va in onda “Padri e Figlie”, su Rai 3 per la regia di Gabriele Muccino. La vicenda è ambientata negli anni “80” a New York e racconta di Jake Davis, uno scrittore famoso, premiato col Pulitzer a cui muore la moglie durante un incidente. La figlia resta miracolosamente incolume, ma a Jack restano gravi danni neurologici che inizialmente si illude di tenere sotto controllo ma che piano piano prendono il sopravvento impedendogli di scrivere, vivere una vita normale e soprattutto prendersi cura dell’adorata Katie. Così accetta di affidarla per un periodo agli zii per andarsi a curare in una clinica psichiatrica. Quando ne esce dovrà cercare di mantenere la custodia della piccola e affronterà un periodo di fallimento professionale ed economico, spronato a non arrendersi dall’amore per la figlia e per il loro rapporto, su cui sta scrivendo il libro “Padri e figlie”. 20 anni dopo Katie, ormai adulta, riempie la sua vita segnata dalla tragedia con incontri amorosi occasionali e con la cura psicologica di bambini traumatizzati. Ma forse non tutto è perduto per lei, grazie all’incontro con Cameron e con una ragazzina particolare a cui darà la forza di sollevarsi e ad andare avanti. Un film dove è facile commuoversi, ma non è un racconto patetico o strappalacrime, Muccino riesce ad evitare queste trappole. Il personaggio dello scrittore è interpretato con grande sensibilità da Russell Crowe. Nel cast Quvenzhané Wallis, indimenticabile protagonista di Re della terra selvaggia, e la straordinaria Kylie Rogers, scelta anche da Steven Spielberg per la serie The Whispers, oltre a Bruce Greenwood nel ruolo dell’autoritario e falsamente comprensivo cognato a Diane Kruger in quello della zia “stronza” che nasconde il dolore di non aver mai conosciuto l’amore in vita sua.
Splendida e convincente Amanda Seyfried, molto credibile nella sua autodistruttiva fragilità, Aaron Paul, Octavia Spencer e Jane Fonda. Nel film una delle canzoni più belle e struggenti di Burt Bacharach, Close to you, come simbolo del legame tra padre e figlia nel film. Qua e là ci sono anche le sue firme, le strade bagnate dalla pioggia, la canzone dell’amico Lorenzo Jovanotti (appena accennata) e un paio di piani sequenza virtuosistici. Un film che parla al cuore e ai sentimenti di ognuno di noi.
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