Questa sera su Rai 5 va in onda “The Greatest Showman”, per la regia di Michael Gracey con Hugh Jackman, Michelle Williams, Zac Efron, Rebecca Ferguson, Zendaya, Keala Settle, Yahya Abdul-Mateen II.
Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 2 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 1 candidatura a Critics Choice Award, 1 candidatura a CDG Awards, In Italia al Box Office The Greatest Showman ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 2,9 milioni di euro e 2 milioni di euro nel primo weekend. Inizio Ottocento. Phineas Taylor Barnum è il figlio di un sarto che muore catapultando il bambino nel buio di un’infanzia dickensiana. Ma P.T. crede nel sogno americano di inventarsi un’identità nobile ritagliata dalla stoffa dei sogni, e il suo amore di gioventù, la dolce Charity, abbandona i privilegi della propria casta bramina per seguire le visioni di quello che diventerà suo marito e il padre delle loro due figlie. Per Barnum, convinto che ogni progetto debba essere realizzato “cinque volte più grande, e dappertutto”, nulla è abbastanza: non il Museo delle stranezze che edifica nel centro di Manhattan per lo sgomento (e la curiosità morbosa) dei newyorkesi, non il circo che porta il suo nome in cui si esibiscono la donna barbuta e il gigante irlandese, il nano Tom Thumb e i gemeli siamesi. Perché quando P.T. Barnum “sta arrivando”, lo fa come un ciclone inarrestabile che travolge ogni cosa al suo passaggio: steccati e ipocrisie, ma anche legami e sentimenti. The Greatest Showman sceglie di interpretare il personaggio di Barnum scansando le sue controverse sfaccettature reali – impresario, businessman, editore, politico, filantropo – e concentrandosi sull’impeto dominante della sua vocazione di entertainer. La storia di P.T. Barnum narra anche la sua ricerca ottusa e senza fine dell’approvazione sociale e artistica, determinata dall’incapacità di prescindere dal giudizio degli altri. E Gracey sceglie il cast perfetto per raccontare in questa chiave i due protagonisti maschili: Hugh Jackman, maestro nell’arte di recitar cantando (come già dimostrato ne I miserabili) e dotato di grande carisma naturale nei panni dell’irresistibile Barnum, e Zac Efron, segretamente malinconico e afflitto dalla paura che il suo successo sia un risultato di miscasting, nei panni di Carlyle, nato nel privilegio ma incapace di trovare il proprio posto nel mondo.
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