Questa sera su Twenty Seven va in onda “Qua la zampa!”, per la regia di Lasse Hallström con Dennis Quaid, Britt Robertson, K.J. Apa, Peggy Lipton, Bryce Gheisar, John Ortiz. In Italia al Box Office Qua la zampa! ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 1,5 milioni di euro e 617 mila euro nel primo weekend.
Nel 1962 Ethan (8 anni) e la sua mamma salvano un cucciolo di Goldenretriever che hanno trovato ferito e abbandonato a cui danno il nome di Bailey. Il padre del bambino non condivide l’idea ma Ethan e Bailey cresceranno insieme fino a quando il cane morirà. Ma la reincarnazione non tarderà e avrà modo di ripetersi come ci narra Bailey stesso riflettendo su quale sia il suo scopo.
In un mondo come quello contemporaneo che non ci risparmia pessime notizie quotidiane il bisogno di sentirsi narrare fiabe non va letto come un cedimento alla retorica o un regresso all’età infantile. Risulta quindi inutile se non addirittura sterile criticare Hallström per la sua vocazione a questa tipologia della narrazione. Se in un passato abbastanza recente ha avuto a disposizione la storia vera di Hachiko – Il tuo migliore amico grazie alla quale ha fatto piangere milioni di spettatori, in questa occasione ha potuto tornare a parlare di cani basandosi sul bestseller di W.Bruce Cameron “Dalla Parte di Bailey”.Colui che ama i cani ed è consapevole della durata massima della loro vita sa che, rispettando il calcolo delle probabilità, anche se ha preso il suo esemplare in età da cucciolo dovrà separarsene per cause naturali. La durata media di un Goldenretriever è di 12 anni ma (qui sta l’escamotage narrativo che offre originalità al libro e al film) Bailey può reincarnarsi cambiando aspetto ed anche sesso magari, ma rimanendo intimamente sempre sé stesso e conservando la memoria delle vite precedenti. Nella versione italiana la voce che illustra i pensieri del cane è quella di Gerry Scotti che gli offre accenti di curiosità e di apertura verso il mondo (anche se ogni tanto sembra di ascoltare il commento alle gag di “Paperissima”) favorendo l’immedesimazione con il suo punto di vista.
Il rapporto tra Bailey ed Ethan (che non ha una vita facile) è forte così come nella realtà lo è quello tra un cane e un padrone che si vogliono bene.
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