Questa sera su Rai Movie va in onda “Una vita tranquilla”, per la regia di Claudio Cupellini con Toni Servillo, Maurizio Donadoni, Juliane Köhler, Marco D’Amore, Francesco Di Leva.
Il film ha ottenuto 4 candidature ai Nastri d’Argento, 4 candidature a David di Donatello, Il film è stato premiato a Roma Film Festival, In Italia al Box Office Una vita tranquilla ha incassato 1,4 milioni di euro. Al centro della Germania vive Rosario, italiano cinquantenne che mischia il cinghiale con il granchio nella cucina del suo albergo. Con un bella moglie e un figlio gentile, vive felice ma ammazza gli alberi con i chiodi perché vuole ampliare il suo hotel. Quello che si sforza di uccidere è anche il suo passato di pluriomicida che un giorno gli fa visita sottoforma di Edoardo e Diego, due giovani di malavita, minacce per la sua “vita tranquilla”.
Servillo è un Titta Di Girolamo più espansivo ma egualmente torbido che solo con i muscoli del viso apre al noir di buona fattura.Oltre questo sensibile ma circoscritto problema cinematografico, Cupellini passa bene dalla commedia di “dolci” sentimenti e product placement di Lezioni di Cioccolato al dramma di genere con profondità emotiva e accennato sfondo di cronaca: il caso rifiuti in Campania. Pellicola col taglio europeo dal collaudato tema del passato incancellabile, Una vita tranquilla instilla tensione fotogramma per fotogramma al ritmo delle ombre dei cattivi ricordi che coprono il plumbeo cielo tedesco e la coscienza pseudosmacchiata di Rosario.Le colpe dei padri ricadranno sui figli come pioggia di pallottole nella nera notte di qualche nonluogo e la salvezza è un’autostrada che non sappiamo dove finirà. L’unica certezza è il dubbio: si può vivere una vita tranquilla fuggendo nella nebbia ma non da se stessi?
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