Questa sera su Mediaset Italia 2 in seconda serata va in onda “The Last Exorcism – Liberaci dal male”, per la regia di Ed Gass-Donnelly con Ashley Bell, Julia Garner, Spencer Treat Clark, Louis Herthum, Raeden Greer.
In Italia al Box Office The Last Exorcism – Liberaci dal male ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 441 mila euro e 177 mila euro nel primo weekend. La giovane Nell è sopravvissuta ai fatti raccontati nel film precedente, L’ultimo esorcismo, ma è comprensibilmente traumatizzata. Dopo un ricovero in ospedale, viene accolta alla Devereux Hall, a New Orleans, una sorta di rifugio per ragazze problematiche a cura del dottor Frank Merle. Questi le assicura che nessuno è sopravvissuto oltre a lei, ma Nell nega: anche il demone Abalam ce l’ha fatta. Con il passare dei mesi e delle cure, Nell si convince però che Abalam era solo il frutto della sua immaginazione. Fa amicizia con le altre ragazze di Devereux Hall e sviluppa una simpatia per Chris, un collega del posto di lavoro che le è stato trovato per integrare il suo cammino verso la normalità. Però la quiete è di breve durata e i fantasmi del passato tornano a turbare la povera Nell. E non solo lei.Come già [Rec] La Genesi (e prima ancora, se vogliamo, Blair Witch 2 – Il libro segreto delle streghe), anche questo sequel abbandona, e lo fa sin dall’inizio, il formato del found footage per un approccio più tradizionale. Senza l’estetica del reality horror e, soprattutto, senza l’originale punto di vista dubitativo e decostruttivo del primo film, però, questo diventa uno dei tanti esorcistici, costruito con cura e una certa abilità, ma carente in “diversità”. Ogni ambiguità scompare e tutto torna nella normalità degli stilemi del genere, compresa la classica situazione che vede la protagonista sempre più avvolta in quella che sembra una cospirazione globale, dove dietro ogni persona può nascondersi il Maligno. Quello che manca totalmente, rispetto alla gran parte dei film esorcistici, è il ruolo della Chiesa quale riequilibratorie delle forze in gioco: qui non ci sono preti a supportare la lotta contro il diavolo e l’ingresso in una chiesa si rivela del tutto fallimentare per Nell. Si amplifica così il senso di solitudine della protagonista che cerca ovunque aiuto, senza avere la certezza di trovarlo davvero. La Chiesa, come istituzione, è sostituita da improbabili sette che mescolano voodoo e tribalismo. La tensione sessuale che si accompagna alla vicinanza dello spirito diabolico e turba la virginale Nell, di per sé piena di problemi con l’altro sesso, è appena accennata e sarebbe stato invece uno degli elementi più interessanti da esplorare.
Falsi e veri spaventi, spesso realizzati con la tattica della sorpresa sonora (classica, nella sua incongruità narrativa, la scena del cane che sbuca abbaiando all’improvviso), vengono usati copiosamente per mantenere alta la tensione mentre, secondo lo stile dei film esorcistici, la minaccia si costruisce con una lentezza tale da scontentare gli impazienti.
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