Questa sera su Italia 1 va in onda “Shrek Terzo”, per la regia di Raman Hui, Chris Miller con Mike Myers, Eddie Murphy, Cameron Diaz, Antonio Banderas, Julie Andrews, John Cleese.
Dopo i capovolgimenti degli episodi precedenti, dall’abbandono della palude alle blasonate nozze con la principessa Fiona, l’orco verde dalle orecchie a forma di trombetta, torna nel più politicamente scorretto dei cartoon per assicurare un degno successore al regno di Molto Molto Lontano. In una Hollywood rovesciata a immagine e somiglianza del mondo delle favole, il povero Re Harold, suocero ranocchio di Shrek e padre di Fiona, viene a mancare improvvisamente alla corte dei suoi cari. L’unico erede al trono, dopo il rifiuto incondizionato di Shrek, sembra essere un ingenuo sbarbatello che risponde al nome di Arthur. Insieme al nobile Gatto con gli stivali (“doppiato” da Antonio Banderas anche in italiano) e al logorroico Ciuchino, i tre eroi partono per una nuova avventura, proprio mentre il Principe Azzurro, stanco ormai di recitare in una platea indegna della sua bellezza, è pronto a meditar vendetta per riprendersi, insieme ai cattivi di tutti i tempi, il regno perduto.Dal Mago Merlino depresso e arteriosclerotico, complice di un incantesimo malriuscito che metterà a dura prova i due baldi aiutanti di Shrek, al cattivo Capitan Uncino passando per un nano baby sitter, la saga va avanti a suon di risate e immagini spettacolari. Una grafica sempre più accurata sotto il profilo estetico e una storia che regala anche in questo episodio qualche spunto di riflessione, rendono unico questo gioiellino della DreamWorks che continua a far crescere e maturare i suoi protagonisti mettendoli a dura prova con sé stessi e col mondo circostante. Se Shrek entra in crisi per un’inaspettata paternità (urlata da Fiona sul molo del Porto, prima della partenza), non va meglio al povero signor Gatto, latin lover incallito “costretto” a corteggiare ogni femmina che incrocia il suo cammino. Fra citazioni e sberleffi, il regno delle favole è molto molto più reale di quanto pensiate.
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