Questa sera su Rai Storia va in onda “Lo Spietato”, per la regia di Renato De Maria con Riccardo Scamarcio, Sara Serraiocco, Alessio Praticò, Alessandro Tedeschi (II), Marie-Ange Casta.
Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d’Argento, In Italia al Box Office Lo Spietato ha incassato 644. Santo Russo, è un giovane calabrese che finisce ancora adolescente a Buccinasco, dopo che il padre è caduto in disgrazia con la ‘ndrangheta. Qui cerca di mimetizzarsi, impara l’idioma locale e, trascorso ingiustamente un periodo in carcere, inizia a farsi strada nella criminalità. Le cose gli vanno bene, ma solo fino a un certo punto, tanto che si reinventerà come imprenditore, ovviamente con le mani in pasta in affari sporchi e pure coinvolto nel traffico di eroina. Santo sembra avere tutto, compresa un’artista come amante che lo circonda della bella società, ma la moglie molto cattolica inizia a capire chi ha sposato davvero. Santo entra in scena mentre guarda i riflessi del sole sulla “madunina” del Duomo di Milano, dal balcone del suo appartamento di lusso, in vestaglia e gambe volgarmente aperte a mostrare pacco e mutande. Un accostamento ironico e blasfemo, che vede nella statua sacra prima di tutto l’oro e la ricchezza, un obiettivo per cui Santo è disposto a trasformarsi.
La vitalità di questo trio criminale anima la prima parte del film, quella più risaputa eppure più riuscita. Giocando con la nostalgia e le citazioni del poliziottesco, il regista Renato De Maria esplora non solo Milano ma pure la Lomellina con una rapina a Mede, catapultando i suoi coloriti personaggi in un ambiente grigio che deve ancora conoscere la ricchezza e il lusso. Ci si arriva nella seconda parte del film, dove però la narrazione si fa episodica e altalenante, almeno finché non se ne impossessa la moglie di Santo, interpretata dalla brava Sara Serraiocco.
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