Questa sera su Rai Movie va in onda “Il crimine non va in pensione”, per la regia di Fabio Fulco con Stefania Sandrelli, Ivano Marescotti, Gianfranco D’Angelo, Fabio Fulco, Franco Nero.
Un gruppo di amici over 70 trascorre le giornate al centro anziani La Serenissima, tra chiacchiere, partire di bocce e serate danzanti. Ma quando una di loro, Edda, finisce in ospedale per un malore, gli amici scoprono che ha perso una bella somma al Bingo, dove sperava invece di ottenere una grossa vincita per togliere dai guai la figlia in difficoltà economiche. Per aiutarla gli anziani de La Serenissima decidono di rapinare proprio la sala Bingo, imbastendo un piano sotto la direzione del generale in pensione Alfio e reclutando alcuni elementi di rinforzo per l’improvvisata banda: l’autista della fuga Donato, lo scassinatore di casseforti Barabba, la talpa Ernesto. Riusciranno i nostri eroi a portare a termine la rocambolesca rapina? Fabio Fulco, attore di televisione e cinema, debutta alla regia mettendo in scena un copione ideato e scritto da Fabrizio Quadroli. Il suo intento è quello di creare un’action comedy sulla falsariga di Smetto quando voglio e con innumerevoli riferimenti a I soliti ignoti, protagonisti però quelli che al cinema lo sono sempre meno: gli anziani. Fulco è animato da genuino entusiasmo e da un evidente affetto per il suo gruppo senior, composto da volti noti al pubblico: da Stefania Sandrelli e Ivano Marescotti nei panni di una coppia innamorata a Orso Maria Guerrini generale di ferro, da Gianfranco D’Angelo pasticcione a Gisella Sofio, cui ha dedicato il film il suo ultimo ruolo. Il principale difetto di Il crimine non va in pensione è la disomogeneità: Fulco mescola infatti inquadrature da sitcom televisiva (stile Villa Arzilla) a sequenze alla Ocean’s Eleven (via Sidney Sibilia) e sperimenta con svariati modelli registici senza riuscire a trovare un’unità e un’originalità di stile.
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