Questa sera va in onda “Scrivimi ancora” su 20 Mediaset, per la regia di Christian Ditter con Lily Collins, Sam Claflin, Christian Cooke, Tamsin Egerton, Suki Waterhouse.
Rosie e Alex sono amici del cuore fin da quando erano bambini: si sono sempre raccontati tutto, compresi i sogni bizzarri in cui Alex immagina di essere non una persona ma un oggetto. La loro amicizia è già amore ma nessuno dei due riesce ad ammetterlo, e a partire da un bacio scambiato durante la festa ad alto tasso alcolico per i 18 anni di Rosie si innesca una catena di equivoci e rimandi che durerà per 12 anni, tenendo lontani i due potenziali innamorati anche fisicamente, visto che si ritroveranno su continenti diversi.
Anche commercialmente situata a cavallo fra vecchio e nuovo mondo, #ScrivimiAncora è una commedia romantica basata sul romanzo rosa di Cecelia Ahern, ricco di British humour, e diretta dal regista tedesco Christian Ditter, che si dimostra, come si suol dire, più realista del re: la sua regia segue alla lettera tutti i canoni del genere, prendendo come modello più Quattro matrimoni e un funerale diretto da Mike Newell e sceneggiato da Richard Curtis che il prototipo della rom com sul tema dell’amicizia uomo-donna destinata a trasformarsi in amore, Harry ti presento Sally. La storia di #ScrivimiAncora procede come una catena di fraintendimenti ed occasioni mancate, con lo stesso pessimo tempismo del blockbuster di Curtis. Inutile elencare le occasioni in cui Rosie e Alex tradiscono il loro personaggio, comportandosi in modo incoerente con ciò che di loro abbiamo appreso fino a quel momento. Anche perché le loro caratterizzazioni viaggiano leggere e accattivanti sull’onda del carisma dei due giovani attori che li interpretano, Lily Collins e Sam Claflin: entrambi emanano buonumore e un senso di umana decenza, e la chimica fra di loro ci conquista e ci convince che questi due pasticcioni siano davvero fatti l’uno per l’altra. La confezione smaccatamente pop, la colonna sonora che è un collage di hit musicali, i colori brillanti e, non ultimo, un cast di comprimari buffi e amabili, anche loro usciti dal modello di casting “Richard Curtis“, fanno il resto, consegnando il film al successo fra le adolescenti e le sognatrici di ogni età.
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