Questa sera su Italia 1 va in onda “La banda dei Babbi Natale”, per la regia di Paolo Genovese con Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Angela Finocchiaro, Giorgio Colangeli. In Italia al Box Office La banda dei Babbi Natale ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 21,4 milioni di euro e 2,6 milioni di euro nel primo weekend.
Sorpresi a ‘scalare’ un edificio la notte di Natale, Aldo, Giovanni e Giacomo vengono arrestati e condotti davanti all’inflessibile commissario Irene Bestetti, impaziente di fare il verbale e di correre a casa a godersi in famiglia la Vigilia. Interrogato, il trio in abito rosso e barba bianca si racconta e confessa i propri affanni quotidiani. Aldo è un nullafacente col vizio per le scommesse e un amore sconfinato per Monica, esasperata dalla sua condotta, Giovanni è un veterinario irresponsabile con due matrimoni e due vite vissute tra Milano e Lugano, Giacomo è un dottore seppellito da dodici anni sotto il ricordo di una moglie defunta e corteggiato senza effetto dalla vitale (e vivente) dottoressa Elisa. Compagni di vita e di bocce, sbocciando e accostando, proveranno a dimostrare la loro innocenza e a vincere il trofeo natalizio.Ancora una volta a Paolo Genovese riesce l’incantesimo e anche questa volta parla milanese. Dietro la scrivania un trio di Babbi Natale colti in flagranza di reato subentra ad Assuntina, bimba napoletana che boicottava la tradizione partenopea, gradendo idioma e panettone lombardo (Incantesimo napoletano). Dentro una Milano messa in note da Mina e ancorata al senso dello spettacolo da Genovese, Aldo, Giovanni e Giacomo ritrovano la via smarrita e qualche probabilità in più di capitare nei guai. Magari arrampicandosi lungo i muri di uno stabile per prodursi in un’estrema missione d’amore.
Emancipati finalmente dai loro cliché e invalidato il comico delle loro tradizionali gag, Aldo, Giovanni e Giacomo regalano al nostro Natale col loro Natale cento minuti di grazia scanzonata e di autentica felicità. Il regista romano riesce dove ha fallito Marcello Cesena (Il cosmo sul comò) e ha invece (ben) inteso Massimo Venier (con Chiedimi se sono felice e Tu la conosci Claudia?), eludendo bozzettismi caricaturali, rinunciando a tic ben collaudati e realizzando un impianto narrativo compiuto, che si risolve sciogliendo insieme alla neve i conflitti, le incomprensioni e il fermo.La banda dei Babbi Natale si articola oscillando tra due diversi piani temporali: il presente e il passato, interrotto a sua volta dal sogno ricorrente di Giacomo, principe azzurro vedovo di Aurora e alla ricerca ‘incosciente’ di una nuova e bella addormentata. Ipocondriaci, svagati e cavillosi, Aldo, Giovanni e Giacomo abitano una Milano spopolata e metafisica, mantenendo anche questa volta nella finzione i propri nomi reali e nutrendosi di cinema in un delirante mix che combina i fratelli Coen coi fratelli Wachowski e imbriglia le Iene di Tarantino.
Avvalendosi di comprimari superlativi, Angela Finocchiaro, Giovanni Esposito e Cochi Ponzoni sopra tutti, La banda dei Babbi Natale è una commedia garbata e di buona volontà che (ri)conferma l’esistenza di Santa Claus e di un trio in gamba.
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