Questa sera su Sky Cinema Suspense va in onda “La ragazza del treno”, per la regia di Tate Taylor con Emily Blunt, Haley Bennett, Rebecca Ferguson, Justin Theroux, Luke Evans. Una ragazza sconvolta dal recente divorzio fantastica sulla vita di una coppia che vede tutti i giorni.
Rachel è una donna in grave crisi: divorziata, ancora innamorata del marito nonostante questi abbia una nuova famiglia, trova rifugio solo nell’alcol. Durante i suoi viaggi in treno per andare al lavoro osserva dal finestrino una coppia di giovani e comincia a immedesimarsi nella ragazza, Megan, bella e piena di vita. Quando scopre che questa ha una relazione con un altro uomo, rivive il proprio trauma una seconda volta e perde il controllo. Quando si sveglia e scopre che Megan è scomparsa non riesce a ricordare se è stata testimone oppure protagonista della sua sparizione.
Tratto da un bestseller di Paula Hawkins, La ragazza del treno prova a rinverdire i fasti del giallo classico, colorandolo di sfumature sexy e di un’indagine psicologica nella mente di una alcolista. Emily Blunt, per quanto imbruttita, resta lontana dalla protagonista del romanzo; Edgar Ramirez si lascia andare a un accento spagnolo pur interpretando uno psicanalista di chiare origini mediorientali (Kamal Abdic); e così via, in un contesto di generale trascuratezza per la credibilità di ogni dettaglio.
Ma se sui fondamentali La ragazza del treno non eccelle, neanche i particolari aiutano a salvare il film di Taylor, già regista di un mediocre biopic su James Brown (Get on Up): Haley Bennett vanta un corpo e una fisicità tali da renderla credibile come sex symbol, ma non l’espressività necessaria per rendere la complessa personalità di Megan. Così come il contrasto tra il candore di interni maniacalmente curati dai propri inquilini e i torbidi intrighi che si instaurano tra loro non va oltre il più consunto stilema da Peyton Place in poi.
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