Questa sera va in onda “Shut In” su Sky Cinema Suspense, per la regia di Farren Blackburn con Naomi Watts, Oliver Platt, Charlie Heaton, David Cubitt, Jacob Tremblay, Crystal Balint. Maine. In un grave incidente d’auto perde la vita il marito della psicologa dell’infanzia Mary Portman e rimane paralizzato il di lei figlioccio Stephen. Mary sceglie di occuparsi di Stephen e di proseguire con la propria professione, isolandosi sempre più dal mondo esterno. Si interessa particolarmente al caso di un paziente, Tom, ragazzino dotato e dall’infanzia difficile. Tom si presenta a casa di Mary ma poi scompare nel nulla. Da quel giorno la dottoressa è tormentata dagli incubi e dalle visioni.Nel cast di Shut in c’è Oliver Platt. Ma forse neppure lui è stato così convinto da principio sullo script di Christina Hodson. Che molto evidentemente delega le sue fortune a un unico colpo di scena e cerca il modo di arrivare a quel punto con quasi un’ora di crescendo emotivo involontario. Blackburn e Hodson non si fanno alcun problema nel ricorrere direttamente al copione di Shining di Stanley Kubrick: la neve che complica le cose ma aiuta a confondere le tracce, l’elemento estraneo che accorre in soccorso per essere sacrificato, i rapporti malati in seno a un nucleo familiare che si è staccato dalla società e dalla realtà. Peccato che tutti abbiano visto il film di Kubrick e nessuno interpreti quel che vede come un “omaggio”, anziché un saccheggio.Una produzione evidentemente sciatta, sub-televisiva (Blackburn da lì proviene e lì ritornerà), in cui stupisce la presenza di un’attrice del potenziale di Naomi Watts. A rischio di typecasting il bambino di Room Jacob Tremblay.
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