Questa sera su Sky Cinema Action va in onda “Hunter Killer – Caccia negli abissi”, per la regia di Donovan Marsh con Gerard Butler, Gary Oldman, Common, Linda Cardellini, Toby Stephens, Michael Nyqvist. In Italia al Box Office Hunter Killer – Caccia negli abissi ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 718 mila euro e 406 mila euro nel primo weekend.
Il Tampa Bay, un sottomarino Hunter Killer della Marina statunitense, è disperso in acque russe: stava alle costole di un sommergibile sovietico con il quale giocava al gatto e al topo, e ora il Pentagono non sa se è stato distrutto o se i 110 uomini del suo equipaggio sono ancora in vita. Inoltre il Pentagono si preoccupa che la Russia abbia messo le mani sui sistemi riservati americani che erano custoditi a bordo. L’ammiraglio Charles Donnegan invoca l’attacco immediato, ma il retroammiraglio John Fisk vuole evitare a tutti i costi lo scoppio di un terzo conflitto mondiale, in questo spalleggiato dalla specialista dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale Jayne Norquist. All’apparenza Hunter Killer – Caccia negli abissi è il più tradizionale dei film di guerra yankee: mascelle squadrate, sguardi fissi, frasi ad effetto, scene d’azione e di tensione, esplosioni e missioni impossibili. E il Capitano Glass è il più classico degli eroi americani: il cane sciolto refrattario all’establishment ma provvisto di infallibili istinti vitali e del necessario sangue freddo. A ben guardare però emergono alcuni elementi di novità: donne ai posti di comando (una in particolare, e a sorpresa) e nell’equipaggio dell’USS Arkansas; la scelta del Capitano di proporsi ai suoi uomini come “uno di loro”; una generale tendenza, da parte di comandanti militari, a condividere informazioni riservate, persino con il “nemico russo”; un’idea di mutuo soccorso, anche nei confronti di quel nemico, impensabile ai tempi di John Wayne.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.