Questa sera su Rai Movie va in onda “The children act – Il verdetto”, per la regia di Richard Eyre con Emma Thompson, Stanley Tucci, Fionn Whitehead, Anthony Calf, Jason Watkins. In Italia al Box Office The Children Act – Il Verdetto ha incassato 2,1 milioni di euro.
Giudice dell’Alta Corte britannica, Fiona Maye è specializzata in diritto di famiglia. Diligente e persuasa di fare sempre la cosa giusta, in tribunale come nella vita, deve decidere del destino di Adam Henry, un diciassettenne testimone di Geova che rifiuta la trasfusione. Affetto da leucemia, Adam ha deciso in accordo con i genitori e la sua religione di osservare la volontà di Dio ma Fiona non ci sta. Indecisa tra il rispetto delle sue convinzioni religiose e l’obbligo di accettare il trattamento medico che potrebbe salvargli la vita, decide di incontrarlo in ospedale. Il loro incontro capovolgerà il corso delle cose e condurrà Fiona dove nemmeno lei si aspettava. Per quanto si provi a dire a parole il film di Richard Eyre, mancherà sempre all’appello l’essenziale. E l’essenziale in The Children Act – Il Verdetto è l’indicibile, quello smarrimento violento e improvviso che coglie qualche volta l’individuo fino a rovesciarne lo spirito e spostare per sempre il suo cuore più in là.
Di questo spiazzamento esistenziale fa esperienza Fiona Maye, giudice nata dalla penna di Ian McEwan (“La ballata di Adam Henry“) e confrontata con una richiesta urgente in risonanza con la sua vita privata. Una vita trascorsa a esaminare situazioni altamente conflittuali, a valutare punti di vista che si oppongono, a divorare il tempo che avrebbe dovuto condividere col marito, a risolvere e risolversi con misura e distacco. Ma la fragilità del suo matrimonio e lo stato di salute di un adolescente rompono il suo delicato e costante esercizio, costringendola a confrontarsi bruscamente con se stessa per donare un nuovo senso alla parola responsabilità.
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