Questa sera su Italia 1 va in onda “Joker” in prima visione tv, per la regia di Todd Phillips con Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy, Marc Maron. Il film ha ottenuto 11 candidature e vinto 2 Premi Oscar, 1 candidatura a David di Donatello.
Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 4 candidature e vinto 2 Golden Globes, 11 candidature e vinto 3 BAFTA, 1 candidatura a Cesar, 7 candidature e vinto 2 Critics Choice Award, 2 candidature e vinto un premio ai SAG Awards, 1 candidatura a Writers Guild Awards, 1 candidatura a Producers Guild. Il film è stato premiato a AFI Awards, 1 candidatura a ADG Awards. In Italia al Box Office Joker ha incassato 29,7 milioni di euro. Arthur Fleck vive con l’anziana madre in un palazzone fatiscente e sbarca il lunario facendo pubblicità per la strada travestito da clown, in attesa di avere il giusto materiale per realizzare il desiderio di fare il comico. La sua vita, però, è una tragedia: ignorato, calpestato, bullizzato, preso in giro da da chiunque, ha sviluppato un tic nervoso che lo fa ridere a sproposito incontrollabilmente, rendendolo inquietante e allontanando ulteriormente da lui ogni possibile relazione sociale. Ma un giorno Arthur non ce la fa più e reagisce violentemente, pistola alla mano. Mentre la polizia di Gotham City dà la caccia al clown killer, la popolazione lo elegge a eroe metropolitano, simbolo della rivolta degli oppressi contro l’arroganza dei ricchi.
Si presenta con una carta, il Fleck di Todd Phillips, ma non è una carta da gioco: è il documento di una malattia mentale, che lo rende un emarginato, un rifiuto della società, come ci dice la prima sequenza del film, sovrapponendo al suo volto la cronaca di una città allo sbando, sommersa dalla spazzatura fisica e metaforica. Ambientata nei primi anni ’80, l’origin story diretta, prodotta e co-scritta da Phillips colma i vuoti strategici lasciati nel passato del personaggio, mescolando le indicazioni di Alan Moore e Brian Bolland con la cronaca vera americana e con l’omaggio al cinema coevo di Scorsese, Re per una notte e Taxi Driver in particolare.
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