Questa sera su Sky Cinema Family va in onda “Il Ragazzo Invisibile Seconda Generazione”, per la regia di Gabriele Salvatores con Ludovico Girardello, Ksenia Rappoport, Galatéa Bellugi, Ivan Franek, Dario Cantarelli. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d’Argento, ha vinto un premio ai David di Donatello, In Italia al Box Office Il ragazzo invisibile – Seconda generazione ha incassato 1,4 milioni di euro.
Michele Silenzi è cresciuto: ora ha 16 anni e il temperamento tipico dell’adolescente scontroso, anche perché, oltre alla crisi di crescita comune a tutti i teenager, ha gravi problemi da affrontare. Il primo è un lutto, di cui è impossibile parlare senza fare spoiler. Il secondo è il dono dell’invisibilità, abbinato a quella forza incontrollata che gli ha permesso, al termine de Il ragazzo invisibile, di distruggere un sottomarino. Il terzo è un passato scomodo del quale fanno parte una madre biologica russa e una gemella cresciuta in Marocco della quale non sospettava l’esistenza. Ora Michele dovrà capire se essere uno “speciale” sia davvero un dono o una dannazione, scoprire chi vuole essere davvero, e fare i conti con il suo lato oscuro – “si chiama diventare adulti”, in un universo in cui “l’evoluzione della specie non è mai indolore”. Questa disinvoltura, e una trama che sposta la narrazione verso il lato oscuro, traghettano Il ragazzo invisibile – seconda generazione verso un pubblico coetaneo di Michele ma anche più adulto: i temi trattati, in particolare l’attitudine vampiresca di certi genitori nei confronti dei propri figli, sono davvero disturbanti, così come lo sono la visione ripetuta del sangue e alcune scene di tortura (soprattutto psicologica). Il ragazzo invisibile è una storia di orfani come lo sono quasi tutte le favole nere, perché tutte le figure genitoriali in scena (e anche quelle fuori scena) hanno bisogno di essere salvate, e si aspettano che sia la “seconda generazione” a farlo.
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