Questa sera su Rai Movie va in onda “Hostiles – Ostili”, per la regia di Scott Cooper con Christian Bale, Rosamund Pike, Wes Studi, Adam Beach, Rory Cochrane, Peter Mullan.
Un capitano dell’esercito accetta di scortare un capo Cheyenne e la sua famiglia attraverso un territorio pericoloso. In Italia al Box Office Hostiles – Ostili ha incassato 432 mila euro. Il capitano Joe Blocker è alla soglia della pensione quando, su richiesta del presidente degli Stati Uniti, gli viene ordinato di condurre fino al Montana il capo Cheyenne Falco Giallo, in fin di vita per una malattia terminale. Peccato che Joe abbia combattuto contro gli indiani fino a quel momento e abbia visto morire molti amici e commilitoni, alcuni proprio per mano di Falco Giallo. Al drappello si unisce anche Rosalie, una donna che ha visto trucidare la propria famiglia (nella prima scena, che precede i titoli di testa) da una banda di ladri di cavalli Comanche. Scott Cooper struttura il suo western proprio come aveva modellato il precedente Il fuoco della vendetta, a sua volta una sorta di western di ambiente minerario: ovvero mette al centro della trama un bravo Cristo (termine scelto non a caso) appoggiando il peso della sua coscienza sulle eroiche spalle di Christian Bale. Il problema di Hostiles è però proprio la centralità dell’uomo bianco in una storia che vorrebbe rivisitare l’epopea western schierandosi dalla parte degli oppressi, ma che invece costruisce tutti i personaggi, in primis quei “pellerossa” rigidamente caratterizzati come selvaggi o come baluardi di saggezza, in funzione dell’arco narrativo del protagonista. Inoltre, nel tentativo di dare uno spin progressista a una storia assai fedele ai canoni del genere western, Cooper colora troppe scene di un senno di poi e di un’autoconsapevolezza impensabili nel 1892.
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