Questa sera su Rai Movie va in onda “Quello che veramente importa” per la regia di Paco Arango con Oliver Jackson-Cohen, Camilla Luddington, Jonathan Pryce, Jorge Garcia, Kaitlyn Bernard.
In Italia al Box Office Quello che veramente importa ha incassato 16,7 mila euro. L’inglese Alec Bailey è un bel ragazzo che aggiusta apparecchi elettrici e s’infila senza troppi pensieri nelle stanze da letto delle sue clienti. Un giorno, mentre cerca di capire come sfuggire ad alcuni creditori, viene convocato da uno zio che non sapeva di avere, Raymond Heacock, il quale gli propone di ripagare tutti i suoi scoperti, ma, in cambio, Alec dovrà trasferirsi in Nuova Scozia, nella casa di famiglia, e restarci per almeno un anno. Ci vorrà molto meno perché si renda conto che gli abitanti del posto lo credono un guaritore e venga costretto a decidere se accettare o meno il dono che gli è stato dato. Quello che veramente importa in questo film trascende il film stesso, in sé modestissimo, e risiede nella sua nobile destinazione. Il film in sé, come si diceva, è però un’altra storia, talmente ingenua nello stile da generare paradossalmente confusione. Un film in cui si dicono cose come: “Questo weekend è stato pazzesco!” senza che lo spettatore abbia modo di convenire, poiché di quanto nominato ci è stato mostrato poco o niente; in cui non si crede nemmeno per un secondo che il personaggio di Cecilia possa essere lesbica, ma comunque più di quanto si possa credere che faccia la veterinaria; in cui il tumore viene chiamato marshmallow e la colonna sonora contempla “Somewhere over the rainbow“.
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