Questa sera su Rai 1 va in onda “Amore, cucina e curry”, per la regia di Lasse Hallström con Helen Mirren, Om Puri, Manish Dayal, Charlotte Lebon, Amit Shah, Farzana Dua Elahe. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office Amore, Cucina e Curry ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 545 mila euro e 235 mila euro nel primo weekend.
Dopo la tragica scomparsa della madre nel corso di un incendio provocato da rivalità politiche, il giovane Hassan si trasferisce dall’India all’Europa con la famiglia. Dopo un periodo di tempo trascorso a Londra la meta definitiva diviene Lumière, un paesino in cui il padre vede la possibilità di concretizzare un futuro di prosperità proseguendo l’attività di ristoratori.
Il locale viene aperto e ottiene un buon successo a cui si affianca immediatamente l’ostilità dichiarata della titolare di un ristorante stellato Michelin che si trova esattamente di fronte. I tentativi di cacciare gli indiani si moltiplicano ma Hassan, che è diventato uno chef raffinato, avrà modo di dimostrare quanto vale.Che a Lasse Hallstrôm venisse prima o poi la tentazione di replicare il successo ottenuto con Chocolat sembrava a molti quasi inevitabile ma che ne realizzasse addirittura una copia conforme a 14 anni di distanza forse pochi se lo aspettavano. Perché questo film ha esattamente la stessa struttura del modello di riferimento innestandovi qualche variante che però non ne modifica sostanzialmente la ripetitività.
L’apertura lascia ben sperare con il dibattito tra il doganiere ed Hassan sull’essere cuochi, sull’amore per il cibo (che il regista si premura di mostrare in dettagli che sollecitano la produzione di succhi gastrici). Padre attento quanto testardo e legato al proprio passato e alle tradizioni culinarie indiane, il personaggio da lui interpretato costituisce l’anima comica del film. Il quale però rispetta con cura tutti i ruoli che Propp seppe individuare in “Morfologia della fiaba“. L’eroe, l’antagonista, l’aiutante ecc… sono tutti presenti. Poca originalità.
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