Questa sera su Sky Cinema Action va in onda “The legend of Tarzan” per la regia di David Yates con Alexander Skarsgård, Samuel L. Jackson, Christoph Waltz, Margot Robbie, Djimon Hounsou. La vicenda è quella di Lord Greystoke che vive a Londra, nell’elegante dimora di famiglia, con la moglie Jane. Quando il governo lo invita a tornare in Congo, rifiuta. Tarzan, dice, non c’è più. Il suo nome, ora, è John Clayton III. Saranno le pressioni dell’afroamericano George Washington Williams, deciso a provare la colpevolezza del Belgio in materia di schiavitù, e la richiesta di Jane, a farlo decidere per un ripensamento. In Africa, lo aspettano gli amici animali, ma anche vecchi e nuovi nemici.Pallido, quasi lugubre, e però scattante all’occorrenza e appassionato nel bacio sul collo: il Tarzan di Alexander Skarsgard si fa avanti come se provenisse direttamente dalla Bon Temps di True Blood.
Procede dunque parzialmente a rovescio, The Legend of Tarzan, non verso la civilizzazione dell’enfant sauvage cresciuto dalle scimmie, ma verso un ritorno alla natura intesa come luogo di lealtà, di lotta senza trucchi, di fecondità
Al fondo, però, il Tarzan di Yates è anche una commedia del rimatrimonio e soprattutto un ritorno al primigenio carattere americanissimo del personaggio di E. R. Burroughs, concepito già in chiave pop, a metà tra il mito del Far West e quello di Superman, tra fumettone ecologista e impavido sprezzo del ridicolo. Il film, prodotto dalla Warner Bros, trasporta sul grande schermo il celebre personaggio ideato da Edgar Rice Burroughs. Il film ha ottenuto 2 candidature a Razzie Awards. In Italia al Box Office The Legend of Tarzan ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 4,4 milioni di euro e 1,4 milioni di euro nel primo weekend.
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