Brave ragazze | questa sera su Rai 1

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Questa sera va in onda “Brave ragazze” su Rai 1, per la regia di Michela Andreozzi con Ambra Angiolini, Ilenia Pastorelli, Serena Rossi, Silvia D’Amico, Luca Argentero.

Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d’Argento, In Italia al Box Office Brave Ragazze ha incassato 510 mila euro. A Gaeta, negli anni Ottanta, quattro donne in crisi provano a cambiare il corso delle loro vite improvvisandosi rapinatrici. Una di loro, Caterina, ha l’idea: qualsiasi crimine commetteranno, lo faranno mascherate da uomini per non essere riconosciute. Chicca trova le pistole, Maria nasconde i soldi e Anna seduce il poliziotto che investiga sul caso. Ma dopo aver messo a segno il primo colpo è impossibile fermarsi: pur restando in fondo al cuore delle brave ragazze, per le quattro amiche diventa sempre più difficile tracciare una linea di confine tra giustizia e vendetta, bene e male, morale e necessità. La vulgata generale, nei paesi in cui la parità di genere è un orizzonte lontano, è che le donne non sappiano lavorare insieme. Che non riescano a fare squadra. Il corollario del cliché, nelle cinematografie in cui il gender gap è così radicato da essere considerato strutturale, è che le attrici non vogliano lavorare insieme. L’onesta commedia di Michela Andreozzi – heist movie che più classico che non si può, tratto da una storia vera accaduta in Francia, qui trasportata a Gaeta – sbaraglia in un colpo solo entrambi i luoghi comuni, consegnando allo spettatore un film realizzato da una squadra quasi integralmente al femminile (le quote azzurre ci sono: Luca Argentero, Max Tortora e Max Vado nel cast; Alberto Manni al copione), il cui cuore è costituito proprio dall’intelligente alchimia che lega le attrici principali. Quelli di Anna, Chicca, Caterina e Maria sono caratteri rischiosi, al confine con la maschera – la proletaria, la ribelle, la timida, la sottomessa – che il talento delle singole attrici, messo al servizio del gruppo, colora di sfumature inedite ed emotivamente coinvolgenti. La parte più interessante e riuscita del film è tutta qui, nel minuzioso e dettagliato lavoro di Andreozzi sulle sue interpreti.

 

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