Un matrimonio da favola | questa sera su Rai Movie

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Questa sera su Rai Movie va in onda “Un matrimonio da favola”, per la regia di Carlo Vanzina con Ricky Memphis, Adriano Giannini, Emilio Solfrizzi, Giorgio Pasotti, Stefania Rocca

Daniele sta per sposare la figlia del presidente della banca di Zurigo presso la quale è impiegato. In vista del gran giorno chiama accanto a sé i suoi ex compagni di liceo, che non vedeva dai tempi della maturità. Al contrario di Daniele, pochi di loro hanno coronato i sogni giovanili: Luca voleva viaggiare e invece fa la guida turistica; Luciana voleva diventare giocatrice di calcio professionista ma un incidente le ha stroncato la carriera e lei ha finito per sposare il perito dell’assicurazione; Alessandro ha dovuto seguire le orme del padre nell’esercito nascondendo la propria omosessualità; e Giovanni, che voleva giocare in Borsa, vende borsette e ha sposato un’avvocatessa divorzista (ma ha un’amante che lo crede un uomo libero). Il matrimonio a Zurigo diventa l’occasione per ritrovarsi e fare il punto delle vite di tutti, magari con la speranza di cambiarne qualcuna.
Ennesima commedia corale vanziniana, Un matrimonio da favola incrocia i destini dei protagonisti sulla base delle solite reciproche infedeltà più che su dinamiche narrative originali. Niente di nuovo sotto il sole, dunque, niente che Carlo alla regia ed Enrico alla sceneggiatura (con lo stesso Carlo ed Edoardo Falcone) non ci abbiano già proposto nei precedenti cinepanettoni e cinecocomeri. Anche il cast è una squadra composta da facce note ai due fratelli e al pubblico, ma questa volta gli attori sono più “in parte” del solito. Fra tutti spiccano Ilaria Spada, presenza fresca e toccante nei panni dell’amante di Giovanni, e la coppia Max Tortora e Roberta Fiorentini in quelli dello zio e della madre di Daniele, maschere dell’imbarazzo degne della miglior commedia all’italiana. Quasi quasi si vorrebbe che l’intera storia ruotasse intorno a loro, alla maniera dell’episodio Le vacanze intelligenti di Dove vai in vacanza?.
I ritratti femminili sono sfaccettati più del solito, e c’è persino un accenno alla solidarietà di genere.

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