Focus – Niente è come sembra | questa sera su Sky Cinema Suspense

Standard

Questa sera su Sky Cinema Suspense va in onda “Focus – Niente è come sembra”, per la regia di Glenn Ficarra, John Requa con Will Smith, Margot Robbie, Rodrigo Santoro, Gerald McRaney, BD Wong, Adrian MartinezApollo Robbins, soprannominato “Il Ladro Gentiluomo“, ha prestato la sua consulenza ideando e coreografando i movimenti delle mani per furti e inganni. In Italia al Box Office Focus – Niente è come sembra ha incassato nelle prime 4 settimane.

Nicky Spurgeon è il migliore, il più scaltro, un manipolatore senza eguali. Cresciuto da una famiglia di borseggiatori, ha messo in piedi un’azienda in grado di architettare i colpi più audaci. Jess, la bionda che gli è capitata al tavolo una sera a cena, vuole entrare a farne parte. Nicky la testa, a New Orleans, e s’innamora. Ma lei non serve più e la lascia per strada. Tre anni dopo, sul circuito di Formula Uno di Buenos Aires, mentre si appresta a giocare duro, Nicky ritrova Jess. Cosa ci fa lei lì? E lui, per chi o cosa si è mosso in realtà? Crazy, Stupid, Love era una commedia insolita, volontariamente non improntata all’idea forte (il cosiddetto high concept) e dunque apparentemente rischiosa. Il copione non era perfetto, non spiccava il volo, ma alcune scene tra Ryan Gosling e Steve Carell, e tra Gosling ed Emma Stone, erano così vere da dare l’impressione di un rigonfiarsi tridimensionale della pellicola in quei frangenti. Qui accade lo stesso, ma il copione è migliore.
È una questione di messa a fuoco, dice Nicky, maestro del depistaggio: ti spingo a focalizzarti su un punto e lavoro a tua insaputa su un altro. In verità è difficile, per lui e per noi, non distogliere lo sguardo da Margot Robbie: l’obiettivo non fa che cercarla, incontrarla, incantarsi al suo cospetto, eppure il film continua il suo lavoro, semina indizi e specchietti per le allodole e ad ogni mano raccoglie i frutti, ripulendo il tavolo. È di questo che parla, d’altronde, di un uomo che ha costruito una carriera e una fortuna sul non distrarsi un attimo e poi un giorno si trova davanti alla più grande distrazione della sua vita. Prima è tentato di fuggirla, poi sceglie un’altra strada. Will Smith arriva maturo a questa prova di trasformismo, pur non avendo un passato cinematografico specializzato nel romance. Di più. È proprio il suo portarsi addosso altri ruoli, più duri e disincantati, che aiuta i registi nell’impresa di mantenere viva l’attenzione, perché – chissà – il gioco potrebbe prendere fino all’ultimo un’altra piega (“mai scoprirsi”, “muori con la tua menzogna”).

Commenti

Commenti