Questa sera su Cine34 va in onda in prima tv “I Babysitter”, per la regia di Giovanni Bognetti con Francesco Mandelli, Paolo Ruffini, Andrea Pisani, Simona Tabasco, Davide Pinter.
Andrea è impiegato in un’azienda che promuove talenti sportivi capeggiata da Gianni Porini, tanto abile nel suo mestiere quanto privo di scrupoli nei confronti dei suoi dipendenti. Quando Porini, invitato ad una cerimonia di gala insieme alla moglie Marta, si ritrova sprovvisto di una baby sitter che possa occuparsi del figlioletto decenne Remo e ingaggia sui due piedi Andrea, affidandogli le chiavi di casa fino al giorno successivo. La mattina seguente la polizia telefona a Porini e lo informa che la sua casa è stata luogo di un festino e che suo figlio Remo è sparito, insieme al babysitter. La sera prima infatti era il compleanno di Andrea, e come ogni anno i suoi amici Aldo e Mario gli avevano preparato una festa a sorpresa, invitando anche la sua fiamma Sonia. A raccontare ciò che è avvenuto durante quella notte brava è la telecamerina con cui Mario ha filmato tutto, ma proprio tutto, quello che è successo.
I babysitter è la trasposizione letterale della commedia francese Babysitting, a sua volta un tentativo d’oltralpe di inserirsi nel filone politically incorrect di Una notte da leoni. La trama è identica, compresa la volgarissima gag del surra de bunda, addirittura i nomi dei protagonisti si discostano di poco da quelli originali, e molte scene sono ricalcate sul modello francese. La versione italiana è però più riuscita dell’originale, grazie soprattutto al lavoro di limatura sulla sceneggiatura e di improvvisazione degli attori, in particolare Diego Abatantuono nei panni di Porini e Paolo Ruffini in quelli di Aldo, chiaramente debitore del Phil di Bradley Cooper in Una notte da leoni ma capace di dare uno spin italico alla sua caratterizzazione sgradevole. L’esperimento commerciale è analogo a quello che la stessa squadra aveva messo in piedi per Belli di papà: Colorado Film e Medusa alla produzione, Abatantuono, Antonio Catania e Francesco Facchinetti come contraltari comici, tre giovani al centro della storia (di cui uno, Andrea Pisani, già presente in Belli di papà), compresa una brava attrice (Simona Tabasco, sempre molto centrata), e qualche cameo di contorno (Luca Peracino e soprattutto Alberto Farina, irresistibile nei panni di Tonino “er Monnezza“).
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