Veronica Ciccone compie 58 anni. Di origine abruzzese, più precisamente di Pacentro, Madonna è l’icona in assoluto più importante di questo secolo. Camaleontica, trasgressiva, instancabile: questi sono solo alcuni degli aggettivi che potremmo attribuire alla regina incontrastata della musica Pop. Ha saputo cambiare immagine senza perdere popolarità facendo tendenza per ogni età. Continua a leggere
MUSICA
Dolcenera: L’anima soul che si trasforma da cantante di Sanremo a giudice-coach per “The Voice”
StandardDi Paola Aspri
É Salentina di nascita e ha una grinta da vendere, coadiuvata da un sex appeal e da una voce portentosa che la rendono simile alla musicalità di Nina Simone. Lei non si arrende, è la quarta volta che sbarca al Festival e alla 66° edizione ha portato un brano che spazia dal soul al pop fino a raggiungere le vette elevate di un rock romantico. Con “Ora o mai più”, Emanuela Trese non avrebbe mai pensato di arrivare al penultimo posto, anche perché il brano avrebbe meritato ben altra occasione di lancio festivaliero. Certamente il brano scritto dalla stessa Dolcenera non è tradizionalista per la kermesse sanremese, ma è lo stile che contraddistingue questa cantante dalla voce black che va controcorrente non puntando sul risultato dell’audience sanremese, ma sulle emozioni che trasmette a se stessa e agli altri.
“Ora o mai più” punta dritto all’anima e mette d’accordo i fanatici del cuore e delle emozioni. Una piccola grande artista, che si lascia criticare spesso e volentieri per il suo carattere burbero e un po’ sopra le righe. Il 16 febbraio la vedremo come giurata/coach per “The Voice”, accanto alla mitica Raffa, Max Pezzali e il rapper Emis Killa. E il suo arrivo a “The Voice” su Rai 2 è già stato preceduto da polemiche: Lei e la Carrà sembra che per diventare amiche abbiano avuto un rodaggio difficile, in quanto Dolcenera giudicava la Raffa nazionale un po’ troppo presuntuosa. A dirla tutta entrambe hanno un caratterino peperino e quindi non sarà facile trovare una nota d’accordo tra le due, ma in televisione tutto è permesso anche fare audience mettendo due donne con personalità cazzute. Gli ascolti dovrebbero salire tra una polemica e l’altra e senza dubbio mettere d’accordo due generazioni fan di artiste trasgressive e dinamiche.
La curiosità è donna si sa e in questo caso sapendo della passione che Dolcenera ha per le scarpe, sarò incollata alla televisione a vedere quale décolleté sceglierà per le puntate che farà da coach. Tornando al Festival di Sanremo che l’ha vista in forma smagliante con mise azzeccatissime e superfemminili, Dolcenera si è portata in viaggio con sé anche i genitori da buona pugliese, facendo seguire Il Festival non in platea, ma nella camera d’albergo davanti ad un televisore gigante.
In questi giorni sta facendo promozione del suo nuovo album “Le stelle non tremano – Supernovae”, che contiene 11 brani tra cui “Niente al mondo” che ha vinto la prima puntata del “Coca Cola Summer Festival del 2014”.
Bianca Atzei, si esibisce al 2.0 di Pomezia e infiamma la platea e il suo Max Biaggi
StandardDi Paola Aspri
L’avevo vista a Sanremo la scorsa edizione, una piccola donna con una voce portentosa, una rockettara romantica. Così mi apparve Bianca Atzei, cantando “Il solo al mondo”, un brano scritto da Kekko dei Modà che è diventata una costante nella sua carriera artistica. Ne ha fatta di strada la ragazza vissuta tra i Navigli da genitori sardi che dopo aver pubblicato diversi singoli per l’etichetta “Ultrasuoni”, ha provato con “La Gelosia” ad entrare nella rosa dei cantanti del Festival con “Sanremo Social” e non riuscendoci ha riproposto il brano “La gelosia” del mitico Kekko in coppia con lui facendolo diventare un brano seguitissimo sui social. Il grande trampolino per Bianca è stato Il festival del 2015, è qui che lei si è acclamata come cantante, seguita da un gran numero di follower. E’ una artista che piace ai giovani internauti ed ha una buona fetta di pubblico grazie anche ai suoi video patinati e curati nei minimi dettagli, grazie al look che la rende unica, avendo uno stilista come Antonio Marras.
In questi giorni poi è stata annunciata ufficialmente la sua storia sentimentale con Max Biaggi, una coppia ben assortita, entrambi non giganti di statura, ma caratterizzati da una personalità e un carisma particolari.
Da giornalista e spettatrice ho potuto assistere al suo concerto il 24 gennaio a Pomezia al 2.0, una riproposizione dei brani del disco “Bianco e Nero”, compresi i pezzi cantati in coppia con Kekko dei Modà, Alex Britti e J Ax. Le emozioni sono state tante, ha saputo non solo infiammare la platea con i suoi pezzi cult, ma anche proporre un repertorio anni “60”, spaziando da Patty Pravo a Luigi Tenco, tenendo come ciliegina sulla torta finale “Almeno tu nell’universo”, consegnando agli spettatori un’esibizione perfetta che Mia Martini dall’altra parte del cielo non ha potuto che applaudire. Tra un pezzo e l’altro Max Biaggi appariva e scompariva per evitare stampa e fotografi curiosi, tenendo sempre d’occhio la sua Bianca. Max è apparso in gran forma, sembra proprio che la vicinanza della giovane pesciolina (lei è del segno dei pesci), faccia addolcire l’ex avventuriero su strada e nella vita. Prima del concerto della Atzei, si sono esibite un gruppo di “Saranno famose”, tra cui una delle concorrenti del prossimo “The Voice”, Francesca Giuliani, che si è esibita in un grintoso assolo di un cult di Tina Turner.
“Non lasciarmi mai sola”, primo romanzo di Marco Rettani, nato dall’idea dell’amica Patty Pravo
StandardDi Paola Aspri
L’arte per Marco Rettani è un qualcosa di fondamentale nella vita, riesce a coniugare la sua attività di imprenditore spaziando dall’arte, alla musica, alla scrittura. Vive e lavora in Svizzera e ha creato il Museo dei Sognatori nel 2013 che organizza mostre ed arte. Ha al suo attivo due album, il primo “Nel nome del padre” e l’ultimo appena uscito “Solo per le favole d’amore” che contiene un brano che sta diventato un cult tra gli intellettuali, grazie anche al video che l’accompagna da pochi giorni e che è interpretato dallo stesso Marco Rettani insieme ad una sua grande amica di sempre Ornella Muti, che ha prestato la sua immagine per raccontare in immagini, “Non lasciarmi mai sola”. “Non lasciarmi mai sola” non è solo un brano musicale, ma un romanzo di Marco Rettani, edito da Mondadori che è alla sua seconda ristampa, dopo solo una settimana di uscita, consigliato nel titolo dall’amica Patty Pravo che ha fatto una dedica in capo al libro. La frase è tratta da una canzone presentata al Festival di Sanremo dalla Pravo, “E io verrò un giorno là”. Patty Pravo non solo ha dato l’idea all’amico di sempre, ma ha collaborato al feature del brano, mettendo così la sua cifra interpretativa insieme a quella di una diva evergreen nel video come Francesca Rivelli. Marco Rettani si è così cimentato a livello di cantautore, interprete e scrittore. Il suo primo romanzo, è la storia di Luca che vive e lavora a Lugano come broker e che in poco tempo perde genitori e professione. Poi la telefonata di un notaio che lo informa su un’inaspettata eredità e l’incontro con Francesca, in viaggio verso Roma, verso vicende non chiamate, ma previste dal destino.
“Segreto”, il nuovo cd di Laura Bono è un graffiante viaggio nel presente
StandardDi Paola Aspri
Laura Bono è al suo quarto disco, “Segreto” uscito il 29 novembre in tutti i digital store. La cantautrice di Varese, diventata famosa grazie al brano “Non credo nei miracoli”, con cui ha vinto “Sanremo Giovani” nel 2005, ha una notorietà stratosferica in Finlandia alla stregua di Eros Ramazzotti e Laura Pausini e i suoi fan italiani la seguono dappertutto, sedotti dal suo spirito libero e dalla sua voglia di amare ed essere amata dal pubblico. Il nuovo cd è permeato dalla musicalità pop, anche se Laura insegue da sempre con la sua voce graffiante tonalità rock. Undici brani che raccontano la quotidianità di chiunque accompagnandola al romantico fluire della passionalità rocchettara della cantante. Lei non ha paura di voltare pagina, dopo tredici anni ha deciso di lasciare il suo compagno e di amare una donna e di affermarlo a mezzo stampa su “Vanity Fair”, non un “coming out”, ma un dichiarare un presente felice che la vede innamorata del suo lavoro e della sua nuova compagna. Indipendente, dinamica, prolifica artista, Laura ha deciso di creare una sua etichetta indipendente “La mia isola” e per il nuovo cd “Segreto” ha lanciato una campagna crowdfunding indirizzata agli appassionati della musica per finanziare il suo progetto. Il risultato è stato positivo. Il suo cd è una realtà e a breve il suo video “Segreto” sarà in rete per tutti i “pezzi di cuore” della Bono (così chiama i suoi fan). L’abbiamo incontrata a Roma durante la promozione della sua nuova creatura e mi è rimasta subito simpatica, la sua schiettezza ha fatto breccia nel mio animo da girovaga artista e tra un bicchiere di prosecco e una chiacchierata informale, l’intervista è venuta giù una meraviglia. Che spettacolo Laura Bono e per Spettacolandotv ci ha regalato anche un pezzo del brano “Segreto”, eseguito rigorosamente dal vivo.
Giovanni Baglioni, "un figlio d’arte con la chitarra nel sangue"
Standard //
Di Paola Aspri
Giovanni Baglioni è un figlio d’arte, ma lui non se ne preoccupa più di tanto, perché chi insiste a ricordargli che è figlio di Claudio Baglioni con tutto quello che ne consegue, considerandolo un musicista alternativo e bohemienne, lui lo combatte con la paciosa indifferenza di chi ormai lo vive come tormentone quotidiano.
Giovanni sembra più giovane dei suoi trentatré anni e vive ancora a casa della mamma Paola Massaro, quella ragazza mora e bellissima che aveva fatto girare la testa a Claudio Baglioni e che tutti ricordano per quella “maglietta fina tanto stretta al punto che immaginavo tutto”.
Appassionato di videogiochi, la sua droga quotidiana, ha scoperto da adulto la passione per la chitarra acustica, quando le hanno regalato un disco di Tommy Emmanuel, poi il sacro fuoco dell’arte lo ha traghettato verso un modo di fare musica diverso dal papà cantautore. Una musica senza voce quella di Giovanni Baglioni, che si esprime con virtuosismi chitarristici e si è accompagnato talvolta alla voce melodiosa e alle canzoni mitiche di Claudio Baglioni regalando degli attimi di ascolto indescrivibili.
Oggi Giovanni è un uomo che ha al suo attivo un cd come “Anima Meccanica” che contiene dei brani a lui cari, come “L’insonne”, composizione che mette sempre nei suoi live come punta di diamante dei suoi concerti.
Il prossimo è atteso giovedì 16 luglio alla Terrazza delle Arti al Palazzo dei Congressi, in una cornice che si addice alla sonorità esplosiva di Baglioni Junior. Anche lui tifoso della Roma come Baglioni senior, predilige ormai vedere le partite in televisione. Un sorprendente talento della chitarra, infatti lui ama considerarsi il Giovanni Allevi della “guitar”.
“Elena Presti, regina dell’estate con La, la, la”
StandardC’è sempre una prima volta di successo e questa occasione è capitata ad Elena Presti che con “La, la, la”, sta diventando la regina dell’estate.
Il brano è diventato parte di un cd che riprone in una versione mixata la canzone tormentone dell’estate. Prodotto da Gianni Gandi, Pietro Fotia ed Elena Presti per la Mediterraneos Production, il brano è rientrato nella compilation della Hit Mania, portando grande euforia e soddisfazione nel gruppo produttivo.
Per chi poi volesse rifarsi gli occhi e conoscere da vicino Elena Presti, basta guardare il videoclip del brano, una versione trash molto efficace per un pubblico in odore di leggerezza e spensierata allegria. La trama del videoclip è quella di una giovane e brillante superstar che arriva con la sua Ferrari ad una grande festa in villa, stile “La Grande bellezza”, snobbando abilmente tutti gli improbabili personaggi che desiderano incontrarla e la riempiono di doni, dal ricchissimo sceicco Arabo al pugile suonato, dal tenebroso simile al pirata dei Caraibi (M.De Vita) al Denny De Vito con sigaro e sgallettate al seguito, il tutto condito con una buona dose di ironia e con finale a sorpresa. Alcune presenze hanno impreziosito il videoclip a cominciare dal regista Michele Conidi, già noto per la regia di clip e cortometraggi, a Domenico Saverni (autore vincitore di 10 biglietti d’oro per il cinema) poi tanti cameo di attori e comici (M. Bagnato, G. Marconi, G. Phino, I Cugini di Campagna, ecc).
Il cd è uscito il 15 Maggio nelle edicole italiane e dopo poco nei negozi Feltrinelli e negli autogrill , vendute gia’ (18 giugno 2015 oltre 100 mila copie), ma il cd si può scaricare e acquistare anche da ITunes. Da Giugno la programmazione nazionale ed internazionale su piu’ di 250 tv a rotazione per un anno con Millevoci e altri circuiti tv come quelli della Fox Production e su tantissime radio con completa copertura nazionale.
Elena Presti sara’ anche nel prestigioso tour con Festival Show di Radio Monella e Radio Birikina con finale all’Arena di Verona, con tanti artisti nazionali ed internazionali.
Il brano e’ gia’ diventato sigla della nuovissima trasmissione di Rete 7 e Sky (di cui Elena e’ anche presentatrice) e di tante altre trasmissioni, e’ anche presente come sigla delle serate dell’Expo d’Oriente di Roma e al Padiglione Italia all’Expo di Milano e nel Padiglione Cina sempre dell’Expo per varie manifestazioni artistico culturali (di cui Elena e’ anche madrina e presentatrice).
Noemi Smorra: “Una rossa alla conquista del mercato discografico russo con la grinta made in Italy”
StandardDi Paola Aspri
Noemi Smorra, una rossa che non si ferma davanti a niente. Sarà il suo colore dei capelli ad averle dato quella determinazione ad andare avanti anche quando come a “The Voice” ha dovuto fare i conti con l’irriducibile Piero Pelù. Fatto sta che Noemi è andata sempre avanti e a 32 anni ha un bagaglio di esperienze da far invidia a tutti, spazia dal teatro, alla televisione fino alla sua vocazione e professione principale, quella di cantante. Il suo ultimo cd “Trasparente” sarà presentato il 9 giugno all’Auditorium Parco della Musica.
Quando hai iniziato ad essere la Noemi artistica?
Ho iniziato a quattro anni e mezzo e cantavo una canzone che parlava di una bicicletta allo Zecchino d’Oro, ma in quel periodo stavo incubando gli orecchioni, una esibizione sofferente, ma era pur sempre una grande vetrina per una bambina in odore di successo.
E’ stato Pippo Baudo uno dei tuoi mentori.
Nel 2006 Pippo Baudo venne a vedermi al Teatro Sistina ed ero in coppia con Alessandro Preziosi nella commedia musicale “Le Tre Caravelle” e qualche anno dopo ricordandomi in quello spettacolo mi chiamò per la sua ultima “Domenica In”, in cui ero cantante e attrice nello spazio dedicato ai giovani.
Poi “I Promessi Sposi”.
Nell’anno 2010 fui presa nei “Promessi Sposi” di Michele Guardì nel ruolo di Lucia Mondella.
Vederti sempre in commedie d’epoca è una costante.
Tutti i registi che mi hanno visto mi hanno associato a parti in costume. Io ero una Lucia rossa di capelli, tradendo l’immagine che Manzoni aveva dato del personaggio che era moro, ma era talmente forte l’empatia con questo carattere che alla fine vinsi anche se ero diversa nei colori.
Le rosse si dice che hanno un carattere particolare, tra il peperino e il dispettoso, Tu come sei?
Sono pazzerella, incostante, soprattutto in amore. Io mi sento indipendente e quindi non voglio essere messa sotto la campana di vetro. I rapporti che ho avuto sono di condivisione.
Anche artisticamente non ami le regole. Nella primavera dello scorso anno hai interpretato in teatro il ruolo di una avvocatessa che si innamora di una donna.
Sono un legale civilista in “Amaranto” che si innamora per la prima volta di una donna. Sta per sposarsi e la sua vita è travolta da qualcosa di inaspettato. Questo è stato uno dei ruoli più importanti. E’ andato in scena al Teatro Ambra alla Garbatella, scritto e diretto da Ilenia Costanza. Un progetto moderno e per la prima volta ero vestita e mi comportavo in maniera moderna. Questo spettacolo colloca questa storia d’amore in un contesto di normalità.
L’italia è una delle poche nazioni che ancora non ha approvato le unioni civili tra gay e lesbiche
Nonostante ci sia già in qualche comune italiano l’idea di convalidare il matrimonio ancora siamo lontani. Io credo che una volta che questa legge verrà approvata sarà tutto più semplice, anche perché riconosciuta come possibilità.
“The Voice” è una esperienza da ricordare?
Quella del 2013 è stata una edizione sperimentale, che ha migliorato poi negli anni. Piero Pelù che era in giuria è stato quello che ha inciso di più sulla mia esibizione, mi ha detto delle cose che non mi hanno fatto piacere, ma ognuno ha un ruolo e va rispettato. Raffaella Carrà mi ha apprezzato, mi ha preso in squadra con lei e sono stata in sua compagnia per due mesi. Il brano di Amy Whinhouse non mi apparteneva, però è stata una esperienza che porto nel cuore nonostante l’esito e ho capito cosa di me andava corretto in termini di lavoro musicale, Da lì poi sono ripartita con “Il mio bizzarro viaggio” all’Auditorium Parco della Musica. Ho conosciuto il mio produttore Fernando Alba e quel concerto è stato organizzato da me e da Ilenia Costanza che è anche una percussionista.
Da pochi giorni è uscito il tuo ultimo cd “Trasparente”.
Trasparente si riferisce ad una storia d’amore finita che mi ha dato e tolto tanto. Il testo è mio e di Fernando Alba e poi ci sono due tracce in italiano e una sola cover del mio cantautore preferito Damien Rice. Cinque brani tutti da ascoltare. Il cd sta andando alla grande in Russia.
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