Adriano Celentano
“Al Teatro Golden: Sanremo Story”
StandardDi Paola Aspri
In questi giorni si parla di Sanremo Giovani in vista della kermesse ufficiale di febbraio, quindi mai niente è più attuale che mettere in scena la storia del Festival più chiacchierato e osannato, croce e delizia dei discografici. “Sanremo Story”, in questi giorni al Teatro Golden diventa una vera e propria chicca per gli appassionati della canzone italiana. Con le voci portentose e trasformabili dei “Favete Linguis”, siamo portati per mano verso l’inizio della manifestazione sanremese fino ai nostri giorni, un escursus canoro, di usi e costumi che ci riporta ai fasti degli anni del boom economico, fino alle crisi dei nostri giorni, attraverso i conduttori, le vallette e i brani che sono diventati sotto la doccia i tormentoni positivi dell’italiano medio. Scritto da Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli, Toni Fornari e Augusto Fornari il testo è un perfetto “come eravamo”, avvalorato da filmati d’epoca, impreziositi dalle voci degli interpreti che hanno fatto grande il gruppo ormai storico, nato nel lontano 1996. Stefano Fresi, Emanuela Fresi e Toni Fornari volano sulle soldi ali delle melodie festivaliere, portando copie conformi all’originale e coinvolgendo il pubblico in sala nei motivi che hanno accompagnato la nostra quotidianità. Nilla Pizzi, Adriano Celentano, Fausto Leali, Anna Oxa, Il Volo, Toto Cutugno, Mia Martini sono una parte dei cantanti ricordati dai Favete che non dimenticano e danno un giusto tributo alla memoria storica della nostra nazione. In un’epoca dove tutto diventa superfluo e il passato è messo in un angolo e buttato come una scarpa vecchia, c’è chi lo porta in auge e lo mette a disposizione di chi non lo conosce.
Unica pecca dello spettacolo la scenografia, che avrebbe potuto essere più scarna e meno kitch (i fiori finti potevano essere evitati). Ad accompagnare i “Favete Linguis” un trio musicale perfetto composto da Mimmo Sessa, Cristiana Polegri, Michele Ranieri. La regia di Augusto Fornari è come sempre ineccepibile. Si replica fino al 20 dicembre.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.