Barbara De Rossi è una artista a 360 gradi, il suo modo di proporsi non è leggero, né tantomeno superficiale come tante sue colleghe che riescono a distrarre l’attenzione sulla loro professione mettendo in mostra l’apparire più che l’essere. Continua a leggere
Alberto Lattuada
Barbara De Rossi nei panni di "Medea" di Jean Anouilh, per la regia di Francesco Branchetti, in scena il 9 luglio al Teatro Romano di Ostia Antica
StandardAlberto Lattuada l’ha scoperta nel lontano 1978. Aveva appena sedici anni quando ricoprì il ruolo della figlia di Marcello Mastroianni in “Così come sei”, poi nel 1980 il grande trampolino di lancio con il personaggio di Saveria, spietata figlia di Wilma in “La cicala”. Il mentore Lattuada questa volta la fece diventare attrice di spessore a soli 18 anni e poi la sua carriera diventò importante, passando da Claude Chabrol, a Franco Rossi, Simona Izzo, Carlo Vanzina, Damiano Damiani. Anche tanta televisione con l’esordio in “Storia d’amore e d’amicizia” insieme ai giovanissimi Claudio Amendola e Massimo Bonetti, “La Piovra” a fianco di Michele Placido, “La Storia Spezzata” e tanti altri che hanno coronato il suo successo.
Una trasformista nata Barbara De Rossi nella vita come sul palcoscenico e lo dimostra in questi giorni preparandosi per la “Medea” di Jean Anouilh, diretta da Francesco Branchetti. Il 9 luglio al Teatro Romano di Ostia Antica la De Rossi si cimenterà in un ruolo che fu portato in scena dalla mitica Anna Magnani per la regia di Giancarlo Menotti. Non esistono filmati di repertorio che testimoniano questa grandiosa interpretazione. Una sfida che la conduttrice di “Amore Criminale” (sono in replica su Rai 3 le puntate della stagione), ha accettato con gioia, perché Medea, è la donna che ha vissuto un amore totalizzante. “Noi donne siamo abituate a dare – afferma l’attrice – senza chiedere niente in cambio.”
L’intervista rilasciata a spettacolandotv è lo specchio privato e pubblico di un’ attrice che ogni giorno si mette in gioco con tutta se stessa.