Di Paola Aspri
Tonino Zangardi ha adattato il suo romanzo “L’esigenza di unirmi ogni volta con te” al grande schermo (sceneggiatura scritta insieme a Beba Slijepcevic e Angelo Orlando), curandone la regia.
Il film in uscita il 24 settembre, è prodotto da Minerva Pictures e Atalante Film, in collaborazione con Rai Cinema, è una vera e propria storia d’amore con un finale amaro.
L’happy end in questo caso non è richiesto, in quanto i caratteri sono proiettati verso la fine della loro passione, attraverso un destino non favorevole.
Claudia Gerini e Marco Bocci hanno dato vita al ruolo di Giuliana e Lorenzo, due esseri umani traditi dall’esistenza anche se per motivi diversi. Lei è una cassiera in un supermercato sposata ad un ingegnere docile e innamorato, lui un poliziotto che ha perduto in un colpo solo l’affetto fraterno e della moglie, due solitudini che si incontrano e si perdono l’uno nelle braccia dell’altro.
Un film tipicamente italiano, dal sapore crepuscolare come nella tradizione di Zangardi (Vienimi e portami via aveva le stesse atmosfere realistiche), con delle connotazioni realistiche dark che mostrano l’interiorità dei personaggi. In certi momenti il protagonista sembra non appartenere a una generazione di poliziotti, compenetrato com’è nelle proprie riflessioni amletiche, quasi un personaggio shakespeariano che sembra perdersi nel magma esistenziale tra ricordi e incubi notturni. Ma è proprio questo il bello del film che vive di immagini non stereotipate, un fermo immagine sui volti degli attori e sulle loro espressioni malinconiche e drammatiche. Molto vere le inquadrature che non si sposano con i pensieri dei protagonisti, avulsi dalla quotidianità, poetici e illusori come in un romanzo d’altri tempi. Tonino Zangardi ha saputo colpire nel segno, poco importa se qualcuno criticherà le sue lunghe sequenze, ma ripeto il bello è proprio questo non fare un cinema d’azione su una storia di due amanti in fuga, ma una storia d’amore che si sposa con gli stati d’animo e non con le convulse realtà dell’oggi.
Bravissima Claudia Gerini, in un ruolo da “popolana” che mette in risalto la passionalità e il fervore imploso fino a quando non incontra Leonardo. In questo film la Gerini è meno bella del solito, una scelta voluta dal regista per sposarla al ruolo, una donna comune con un forte potenziale di sensualità. Da vedere.
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