Pippo Baudo torna alla conduzione di “Domenica In” dal 2 ottobre. Ha voluto fare la presentazione dell’annunciata rentrée nella storica sede di RadioRai, perché voleva sentire come cantano le sue compagne di viaggio, Chiara Francini e la soubrette Manuela Zero.
80 anni e non sentirli Pippo Baudo che ha scelto un’attrice collaudata di tante fiction come spalla efficace e una soubrette da cui è rimasto folgorato quando l’ha vista al Bagaglino. “Lei è la scoperta in assoluto, canta e balla benissimo”. In ogni puntata la Zero canterà la sigla della domenica, che cambierà ogni settimana. Un ritorno alla televisione cha amiamo, quella che ci ha cullato quando eravamo bambini e ci ha entusiasmato a diventare grandi. Tanti gli ospiti e nella prima puntata ci sarà Eleonora Giorgi, Fiorella Mannoia, Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti, protagoniste di “Qualcosa di nuovo”, film in uscita di Cristina Comencini. L’orchestra di “Domenica In” è affidata a Bruno Biriaco. Ci sono le conduttrici che contano che temono il ritorno del Baudo nazionale come Barbara D’Urso che ha confessato di avere un po’ di timore nel confronto domenicale.
“La nostra – afferma Baudo – non sarà una domenica Inps. Sarà uno show frizzante e adatto a tutte le generazioni.” Non mancherà un ricordo di Corrado che è stato il conduttore della prima “Domenica In”, in onda il 3 ottobre del 1976. Si parlerà di teatro, di cinema e di cultura in generale, ma non si toccheranno i grandi temi della politica, lo fa già il servizio pubblico afferma Baudo. Di una cosa è certo Pippo Baudo di starci un po’ stretto in quell’ora e quaranta minuti, lui che è il principe dello sforo. Dovrà fare i salti mortali Baudo, anche perché dopo c’è “L’eredità”.
La mezz’ora in più data a Giletti per la sua “Arena” pesa un po’ a Baudo. “Glieli toglieremo!” afferma Pippo, ma è subito fermato dal direttore di Rai Uno, Andrea Fabiano: “Pippo non mettermi in difficoltà”. Insomma non resta altro che partire e la domenica sarà piacevole, godibile e con contenuti di un certo spesso, parola del grande Pippo.
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