Barbara De Rossi da “Medea” a “Il bello delle donne” fino ad “Amore Criminale”, una donna per tutte le stagioni

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Di Paola Aspri

Barbara De Rossi, è stata figlia due volte sul grande schermo agli inizi della sua carriera, lo fu per Marcello Mastroianni in “Così come sei” e successivamente per Virna Lisi ne “La cicala”. Una artista a cui piace sfidarsi non poteva non interpretare un ruolo che fu della grande Anna Magnani sotto la guida registica di Francesco Branchetti, che in questo caso è anche nel ruolo di Giasone. “Medea” di Jean Anouhil sarà in scena al Teatro San Babila di Milano dal 26 febbraio al 6 marzo e successivamente al Teatro Ghione di Roma dal 15 marzo al 24 marzo. Barbara De Rossi sarà interprete de “Il bello delle donne” e nelle nuove puntate di “Amore Criminale” su Rai 3.

La Medea di Anouhil fu interpretata da Anna Magnani nel 1966, una edizione storica. Come ti sei preparata a questo ruolo?

Non esiste un filmato di repertorio di quell’edizione diretta da Giancarlo Menotti, ci sono solo dei testimoni di quel periodo. Osvaldo Ruggieri che era il suo partner sulla scena, ha più di ottant’anni, è difficile avere delle testimonianze plausibili. Il testo di Jean Anouilh è qualcosa di eccezionale e di estremamente moderno, perché è visibile la demolizione che pratica l’uomo sulla donna. In questo caso Giasone abbandona Medea dopo aver vissuto con lei una storia. Medea è una donna che ha dato tutta se stessa al suo uomo.

Giasone può essere considerato un manipolatore.

Non direi, lui ha vissuto una storia sentimentale con Medea e lei ha contribuito in maniera forsennata all’ascesa al potere del suo compagno. E’ stata una donna che ha donato la sua vita nel suo amore totalizzante. Per Giasone ruba, uccide e truffa.

Nella nostra epoca è possibile vivere un amore così totale?

Nella vita è possibile dare, ricevere è un regalo. La caratteristica più grande delle donne è quella di saper dare più degli uomini.

Conduci “Amore Criminale” da più di tre anni puoi sentirti paladina delle donne?

Si, perché le donne in qualche modo hanno una predisposizione naturale e sensibilità a donare, in quanto non possono aspettarsi regali.

Hai mai pensato di entrare in politica?

La lascio fare ad altre persone che sono brave nel saper parlare e non far succedere mai nulla. Io non faccio politica ma sono impegnata nel sociale. Ho un’Associazione che si occupa di donne e bambini in difficoltà. Ne sono alla guida da venti anni, ma non mi va di pubblicizzare troppo la cosa. Si chiama “Salvamamme” e mi occupo di donne in difficoltà, abbiamo fatto delle campagne contro la violenza. La battaglia più grande che abbiamo sostenuto è stata quella dei bambini nei cassonetti. Abbiamo creato l’autoambulanza con colletta termica per accogliere i bambini e poi tanti progetti con gli ospedali in tutta Italia. Inoltre abbiamo fatto campagne contro le donne sfregiate dall’acido. Siamo in Via Frigerio a Roma dove accogliamo circa 3500 donne  a cui diamo pannolini, latte in polvere, piccole cose che servono a sbarcare il lunario quotidiano. Tutto questo senza essere appoggiate economicamente da nessuno, ci basiamo solo sulle nostre forze.

Quindi una Associazione apolitica.

Si io ho sempre ribadito che se dovevo abbracciare questa causa non doveva esserci del denaro di mezzo sulla mia faccia.

Come madre cosa ti auguri per il futuro di tua figlia?

Mi auguro che trovi un amore generoso, una persona che la faccia stare bene e che le corrisponda in quelli che sono i suoi valori e che sia soprattutto una persona sincera, perché di sincerità ce n’è ben poca al giorno d’oggi.

Sei stata scoperta a sedici anni da Alberto Lattuada, quanto è cambiata Barbara De Rossi dagli esordi?

Io ho ancora il velo del Bambinello di D’Annunzio sugli occhi, C’è una parte molto importante di me che mi tiene indietro con il tempo, non ho perso l’entusiasmo, l’energia e la voglia di credere e provare ad essere generosa nonostante tutto.