Una commedia dal sapore retrò che tanto piace ad un pubblico che ama i ricordi di “come eravamo” almeno sui sentimenti. Continua a leggere
Edy Angelillo
Tale e Quale Show da questa sera la settima edizione su Rai 1
StandardDa venerdì 22 settembre, su Raiuno, in diretta in prima serata, dallo Studio 5 della Dear di Roma, per 11 puntate, ritorna Tale e Quale Show, il varietà Endemol Shine Italy condotto da Carlo Conti che vede quest’anno altri dodici nuovi protagonisti che si mettono in gioco, in gara quattro cantanti professionisti (Donatella Rettore, Annalisa Minetti, Marco Carta, vincitore di un Festival di Sanremo, Federico Angelucci, che proviene da Amici), il tenore Piero Mazzocchetti, l’esuberante Mauro Coruzzi, alias Platinette, l’attrice Edy Angelillo, la conduttrice Benedetta Mazza, le showgirl Alessia Macari e Valeria Altobelli, il conduttore Filippo Bisciglia e infine Claudio Lippi, forse il più atteso per i suoi trascorsi nello show, avendo fatto il giudice per ben cinque edizioni. Continua a leggere
Al Teatro Golden “L’amore migliora la vita”
StandardSembra un titolo da film d’epoca, quasi il regista volesse emulare Frank Capra, ma non lasciatevi sviare dalla denominazione dello spettacolo, perché “L’amore migliora la vita”, in scena in questi giorni al Teatro Golden fino al 20 novembre è la vittoria dell’ipocrisia su tutto quello che due coppie di genitori diverse tra loro non avrebbero voluto sapere sui lori figli. Continua a leggere
Felice Della Corte, padrone di casa del Teatro Marconi e Teatro Nino Manfredi, due teatri che aprono alla grande sulla nuova stagione drammaturgica tra classico e presente
StandardInizia con lo print giusto la stagione del Teatro Marconi, il teatro diretto da Felice Della Corte che inaugura la seconda stagione drammaturgica della capitale. Si inizia con “La foto del carabiniere”, scritto ed interpretato da Claudio Boccaccini, in scena dal 30 settembre al 2 ottobre. Poi dal 20 al 30 ottobre è la volta di un classico del teatro, che ormai circuita da anni, “Grisù, Giuseppe e Maria”, interpretato da Paolo Triestino, Nicola Pistoia, Franca Abategiovanni, uno spaccato sulla povera Italia degli anni “50” attraverso un sacerdote, uno strampalato sagrestano e due sorelle.
Dal 3 al 13 novembre è in cartellone “Via col vento” con Fabian Grutt, Cecilia Taddei e Fabrizio Gaetani.
Torna per essere rivisto e apprezzato da quelli che ancora non hanno avuto tempo di vederlo, “Minchia Signor Tenente” di Antonio Grosso, con lo stesso Grosso, Antonello Pascale e tanti veterani del suo gruppo storico, per la regia di Nicola Pistoia, in scena dal 17 al 27 novembre.
Dall’1 all’11 dicembre un testo che ha avuto dallo scorso anno successo di pubblico e critica, si tratta di “L’amore migliora la vita” di Angelo Longoni, con Ettore Bassi, Edy Angelillo, Eleonora Ivonne e Giorgio Borghetti, la storia di due coppie di genitori che si trovano a discutere per un problema che riguarda i figli maschi.
Dal 29 dicembre all’8 gennaio è la volta di “Coniugi” di Eric Assous con Felice Della Corte e Roberto D’alessandro, per la regia di Giancarlo Fares. Dal 19 al 29 gennaio Elena Sofia Ricci dirige Valentina Olla, Federico Perrotta e Sabrina Pellegrino in “Mammamia Bella”.
Claudio Boccaccini è regista di “Aspettando Godot” dal 2 al 12 marzo con Pietro De Silva, Felice Della Corte, Riccardo Barbera e Roberto Della Casa.
È la volta dal 16 marzo al 9 aprile di “La classe” di Vincenzo Manna, per la regia di Giuseppe Marini.
Torna un cult teatrale come “Taxi a due piazze” di Ray Cooney dal 4 al 14 maggio con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia.
Sempre Felice Della Corte è il Direttore Artistico del Teatro Nino Manfredi ad Ostia che quest’anno inizia la sua stagione teatrale dal 18 ottobre con “Finchè giudice non ci separi” con Augusto Fornari, Toni Fornari, Laura Ruocco, Luca Angeletti e Nicolas Vaporidis, in scena fino al 30 ottobre.
Dall’8 al 20 novembre è in cartellone “La notte della Tosca”, per la regia di Silvio Giordani con Pietro Longhi, Gabriella Silvestri, Pierre Bresolin.
Dal 22 novembre al 4 dicembre, Massimo Venturiello è il regista di “Profumo di donna” e ne è anche interprete.
“I sorrisi del portiere”, per la regia di Claudio Boccaccini con Rodolfo Laganà, sarà in scena dal 6 al 18 dicembre, uno sguardo sul portiere Orazio Parini che descrive la quotidianità di un palazzo con sarcasmo e ironia.
Dal 10 al 22 gennaio va in scena “Il più brutto weekend della nostra vita” di Norm Foster, per la regia di Maurizio Micheli con lo stesso Micheli, Benedicta Boccoli, Nini Salerno e Antonella Elia, uno sguardo cinico sul non amore visto attraverso quattro protagonisti che nutrono nei confronti dell’altro intolleranza e insofferenza.
Laura Lattuada, Felice Della Corte, Pietro De Silva e Riccardo Barbera sono gli interpreti di “Così è se vi pare” di Luigi Pirandello, per la regia di Claudio Boccaccini.
Dal 21 febbraio al 5 marzo Antonio Grosso, Rocio Morales e Antonello Pascale sono attori di “Certe Notti”, scritto dallo stesso Grosso, per la regia di Giuseppe Miale Di Mauro. Dal 7 al 19 marzo, va in scena “Colpo Basso” di Gianni Clementi con Ennio Coltorti e Jesus Emiliano Coltorti.
Paolo Triestino e Nicola Pistoia sono interpreti di “Io e lui” dal 28 marzo al 9 aprile, per la regia di Massimo Rossi.
Glauco Mauri e Roberto Sturno portano in cartellone “Quattro buffe storie” da Luigi Pirandello e Anton Checov, per la regia di Glauco Mauri.
Tra i programmi fuori abbonamento il tributo a Sinatra “That’s life” dall’11 al 16 ottobre con Gianluca Guidi e “La foto del carabiniere” dal 20 al 23 aprile. Per informazioni più dettagliate potete andare sul sito www.teatroninomanfredi.it.
“Mi hanno rimasto solo”, in scena alla Terrazza delle Arti
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Di Paola Aspri
“Mi hanno rimasto solo” in scena fino a stasera alla Terrazza delle Arti al Palazzo dei Congressi, è uno spettacolo collaudatissimo, che Michele La Ginestra porta come fiore all’occhiello del suo repertorio teatrale. L’attore romano, Direttore Artistico del teatro 7, è ormai un veterano della scena e ne conosce i trucchi e i segreti, mostrando così una padronanza del palcoscenico e delle sue funzioni di attrattiva sul pubblico.
Sono dieci anni che La Ginestra circuita con successo questo suo gioiello di scrittura e che guida registicamente con padronanza. Il pubblico gradisce rivederlo più volte come un vademecum della romanità. L’interprete inizia con un omaggio a Petrolini, di cui ne vanta le qualità dialettiche e trasformistiche, fino a toccare caratteri come il calciatore Meniconi, all’uomo che ha l’olfatto sviluppato e sente le puzze di una umanità sempre più alla deriva fisico-mentale, per raggiungere l’apice con Don Michele, un personaggio diventato cult per La Ginestra, portato alla ribalta di Zelig. Ad accompagnarlo in questo viaggio dal trascorso al presente le voci meravigliose di Alessia Lineri, Irene Morelli e Alessandra Fineo, accompagnate dal maestro Paolo Tagliapietra che fanno da intermezzo musicale alle incursioni comicali del valente attore.
Non si risparmia mai Michele La Ginestra, si dona senza indugio ad una platea che ha voglia delle sue battute e del suo girovagare tra una situazione e l’altra come un pionieristico viaggiatore alla ricerca dell’io. Il gioco scenico riesce totalmente e anche quando smette i panni del ridente interprete e si veste di malinconia, ricordando un suo momento personale, riesce a convincere e a commuovere, regalandoci un attimo che appartiene ad ognuno di noi.
Michele La Ginestra non è l’uomo che entra ogni giorno nelle case convincendoci a comprare la pasta De Cecco, ma è l’attore che mostra la sua verità, giocando con varie parti in commedia, apparendo nel finale come un Pierrot moderno con la lacrimuccia. Il colpo di teatro per La Ginestra è essere se stesso senza filtri mediatici, anche se la pubblicità fa audience, ma quello è un altro capitolo che non ha niente a che fare con il Michele che vestì Rugantino a fianco di Sabrina Ferilli e quello attuale tutto da vivere. Da vedere.