Di Paola Aspri
Passato glorioso quello del Salone Margherita, quando Ninni Pingitore apriva i battenti al teatro e alla televisione con le sue primedonne e faceva sognare tanti italiani, ingelosendo le mogli che non potevano competere con cotanta bellezza.
Il presente ora è Enzo Iacchetti che coinvolto da Nevio Schiavone, produttore di spettacoli dal vivo tra i più gettonati in Italia, è diventato direttore artistico, promuovendo “Il progetto di rilancio” con
una nuova realtà più comicale. Enzino non tradisce il trascorso di bellezza e umorismo dialettico che contraddistingueva il Teatro di Via Due Macelli.
A spalleggiare le attività del conduttore di “Striscia la notizia”, Demo Mura, attore e autore di televisione di intrattenimento.
Non facendo torto alla verve e all’inventiva del politichese alla maniera di Pingitore, Iacchetti apre la stagione con “La grande risata”, targato Ninni, ma la partenza è avviata per dicembre, prima si darà vita ogni lunedi al Burlesque Cafè che riporta ai fasti del teatro, mettendo in prima linea donne bellissime che vivono atmosfere vintage, tutto questo in collaborazione con il Micca Club.
Tanti sono gli appuntamenti da godere sotto la lente di ingrandimento di Enzo Iacchetti a cui non sfugge niente, neanche quello di mettere a confronto personaggi noti e meno noti, per rendere variabile ciò che altri reputano impossibile. Tra i noti, Giobbe Covatta con “Sei gradi”, Sasà Salvaggio, comico siciliano che sbarca direttamente da “Striscia la notizia” con “I primi 20 anni”, Francesco Paolantoni e Stefano Sarcinelli con “Il numero uno”, Leonardo Manera con “Segnali di vita”. Non mancano figli d’arte come Giovanni Baglioni che in concerto porterà sul palco musica totalmente avulsa da quella di un padre cantautore e melodico. Tra i meno noti le scemette con “Ci vuole un fisico intelligente”, anche se provengono dal palco di Zelig Cabaret, “I Ditelo voi” con “Komikaze”, direttamente da Made in Sud e da Colorado. Insomma ce n’e per tutti i gusti ed è il caso di dire per ogni palato, proprio perché ad ogni spettacolo è abbinato il virtuosismo culinario di Leonardo Vescera, chef stellato che inventerà un piatto per ogni esibizione artistica. Costi modici, cena abbinata ad uno spettacolo divertente, renderanno più appetibile l’offerta capitolina. Da non dimenticare la formazione, messa in atto dall’incontro del Salone Margherita con “Big J Academy” una scuola dedicata a chi intende specializzarsi nelle arti e professioni radiotelevisive. Il Salone Formazione è un luogo per i giovani talenti che attraverso corsi di recitazione, dizione e regia si metteranno in luce collocandosi nella cornice storica del Salone Margherita. Non è facile tenere testa alle idee di Enzo Iacchetti promotore dei giovani e talentuosi talenti, che una ne fa e cento ne pensa, ma ben vengano persone capaci di osare e investire le proprie risorse economiche per dare lavoro a chi merita. Insomma per un Riccardo Muti che snobba la capitale, lasciando la direzione del Teatro dell’Opera, c’è un nordista che sposa il confuso ma attraente fare spettacolo nella Roma spogliata.
Ecco l’intervista adn Enzo Iacchetti il giorno della presentazione della stagione del Salone Margherita