Al Teatro Golden “L’amore migliora la vita”

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Sembra un titolo da film d’epoca, quasi il regista volesse emulare Frank Capra, ma non lasciatevi sviare dalla denominazione dello spettacolo, perché “L’amore migliora la vita”, in scena in questi giorni al Teatro Golden fino al 20 novembre è la vittoria dell’ipocrisia su tutto quello che due coppie di genitori diverse tra loro non avrebbero voluto sapere sui lori figli. Continua a leggere

Al Teatro Ghione: “Arsenico e Vecchi Merletti”

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Di Paola Aspri

Portare in scena “Arsenico e vecchi merletti” non è cosa da poco, perché tutti ricordano l’interpretazione vivace e dinoccolata di Cary Grant nel cult cinematografico del 1944,  diretto da Frank Capra, film che è tra i primi cento della storia del cinema e si fregia di tanti commenti positivi del pubblico e dei critici di tutte le epoche. Ora la trasposizione teatrale di Joseph Kesselring è portata alla ribalta da Giancarlo Marinelli che si avvale di due grandi del boccascena come, Paola Quattrini e Ivana Monti per dare una connotazione di noir fiabesco alla storia. Le due zie, Abby e Martha che aiutano a morire gli esseri umani a cui manca ogni speranza per andare avanti nella vita, sono la ciliegina sulla torta di un racconto scenico che vive di colpi di scena surreali e paradossali con personaggi che sembrano usciti da una fiaba nera. Le due assassine  vivono insieme al nipote picchiatello Teddy che si crede di essere il Presidente Roosvelt e che è complice delle malefatte delle donne occultando i cadaveri.  L’arrivo del nipote Mortimer che vuole rendere le zie partecipi del suo matrimonio con Elaine,  renderà tutto più difficile. Il nipote scoperte le malefatte delle donne si convincerà a far internare Teddy per porre fine alla pazzia delle ziette, ma sopraggiunge Johnatan, l’altro nipote, un pluriomicida che ha il volto segnato dagli innumerevoli interventi di chirurgia facciale. Il finale è un colpo di scena che denuncia la follia estrema dei personaggi raccontati con l’humour nero di matrice inglese che assolve qualsiasi punto di vista estremo. Niente da dire sulla messinscena che è assolutamente in linea con la commedia originale, accompagnata da una magnifica scenografia fabulistica che ben si adatta al vivere delle due zie, avulse dalla realtà e con una visione comportamentale naif. Paola Quattrini e Ivana Monti sono eccezionali nel dare vita a personaggi sopra le righe, particolarmente eccentrici, sia nel modo di apparire e di muoversi. Sergio Muniz è un elegante e divertente Mortimer Brewster, con un accento spagnolo e un fascino a cui gli si perdona qualche piccola defaillance recitativa. Andrea Cavatorta, Paolo Perinelli, Serena Marinelli, Peppe Bisogno, Francesco Marinelli e Paolo Lorimer sono bravi nel caratterizzare caratteri, usciti da una caotica dimensione del vivere. Da vedere. Si replica al Teatro Ghione fino al 10 gennaio.