Il Teatro Quirino presenza per primo la stagione teatrale 2017/18 con un cartellone tutto da seguire

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Presentata prima degli altri teatri romani la stagione del Teatro Quirino Vittorio Gassman. Non siamo ancora a giugno e i padroni di casa Geppy Gleijeses e Guglielmo Ferro hanno accorciato i tempi per rendersi appetibili sul mercato teatrale per gli abbonati di sempre e per quelli a venire. Continua a leggere

Il 50° Festival di Borgio Verezzi dedicato al mitico Gilberto Govi con tanti attori e spettacoli da incorniciare

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Di Paola Aspri

Inizia a luglio il 50° Festival di Borgio Verezzi dedicato a Gilberto Govi con il titolo “Gli umani sentimenti”. Si inizia il 14, 15 e 16 luglio con “I Manezzi pe Maja na figgia” di Niccolò Bacigalupo con Jurij Ferrini, Orietta Notari e gli attori della Compagnia Progetto URT, per la regia dello stesso Ferrini.

Sarà poi la volta di “Dieci piccoli indiani …e non rimase nessuno!” di Agata Christie, dal 19 al 21 luglio con Giulia Morgani, Pierluigi Corallo, Caterina Misasi, Pietro Bontempo, Leonardo Sbragia, Mattia Sbragia, Ivana Monti, Franco Graziosi, Luciano Virgilio, Carlo Simoni, per la regia di Ricard Reguant.

Sabato 23 luglio è in cartellone “Padiglione 40, l’ordine imperfetto” di Fabrizio Gambineri e Sandro Baldacci, con Carola Stagnaro, Matteo Alfonso, Filippo Anania, per la regia di Sandro Baldacci.

Da martedì 26 luglio fino al 28 luglio va in scena “Parenti Serpenti” di Carmine Amoroso con Lello Arena, Giorgia Trasselli, Andre De Goyzueta, Marco Mario De Notaris, Carla Ferraro, Autilia Ranieri, Annarita Vitolo, Fabrizio Vona, per la regia di Luciano Melchionna.

Sabato 30 e domenica 31 luglio è la volta di “Fiore di Cactus” di Jean-Pierre Grèdy e Pierre Barillet, con Benedicta Boccoli, Maximilian Nisi, Anna Zago, Aristide Genovese; Piergiorgio Piccoli, Claudia Gafà, Anna Farinello, Matteo Zandonà, per la regia di Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese.

Serial Killer per Signora” di Douglas J. Cohen andrà in cartellone dal 3 al 5 agosto. Ad interpretarlo Gianluca Guidi, Giampiero Ingrassia, Teresa Federico, Alice Mistroni, per la regia di Gianluca Guidi.

Domenica 7 agosto e lunedì 8 agosto, Alessandro Benvenuti salirà sul palcoscenico per “L’Avaro” di Molière, per la regia di Ugo Chiti.

Mercoledì 10 e giovedì 11 agosto è la volta delle “Sorelle Materassi” di Aldo Palazzeschi, con il libero adattamento di Ugo Chiti, con Milena Vukotic, Lucia Poli, Marilù Prati, per la regia di Geppy Gleijeses.

Mercoledì 17 agosto è in scena “L’inquilina del piano di sopra” di Pierre Chesnot, con Gaia De Lauretiis, Ugo Dighero, Laura Graziosi, per la regia di Stefano Artissunch.

Si conclude il 20 e il 21 agosto con “Ostaggi” di Angelo Longoni con Marina Massironi, Roberto Citran, Luisa De Santis, Giancarlo Ratti, Aram Kian, per la regia di Matteo Oleotto.

Al Teatro Ghione: “Arsenico e Vecchi Merletti”

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Di Paola Aspri

Portare in scena “Arsenico e vecchi merletti” non è cosa da poco, perché tutti ricordano l’interpretazione vivace e dinoccolata di Cary Grant nel cult cinematografico del 1944,  diretto da Frank Capra, film che è tra i primi cento della storia del cinema e si fregia di tanti commenti positivi del pubblico e dei critici di tutte le epoche. Ora la trasposizione teatrale di Joseph Kesselring è portata alla ribalta da Giancarlo Marinelli che si avvale di due grandi del boccascena come, Paola Quattrini e Ivana Monti per dare una connotazione di noir fiabesco alla storia. Le due zie, Abby e Martha che aiutano a morire gli esseri umani a cui manca ogni speranza per andare avanti nella vita, sono la ciliegina sulla torta di un racconto scenico che vive di colpi di scena surreali e paradossali con personaggi che sembrano usciti da una fiaba nera. Le due assassine  vivono insieme al nipote picchiatello Teddy che si crede di essere il Presidente Roosvelt e che è complice delle malefatte delle donne occultando i cadaveri.  L’arrivo del nipote Mortimer che vuole rendere le zie partecipi del suo matrimonio con Elaine,  renderà tutto più difficile. Il nipote scoperte le malefatte delle donne si convincerà a far internare Teddy per porre fine alla pazzia delle ziette, ma sopraggiunge Johnatan, l’altro nipote, un pluriomicida che ha il volto segnato dagli innumerevoli interventi di chirurgia facciale. Il finale è un colpo di scena che denuncia la follia estrema dei personaggi raccontati con l’humour nero di matrice inglese che assolve qualsiasi punto di vista estremo. Niente da dire sulla messinscena che è assolutamente in linea con la commedia originale, accompagnata da una magnifica scenografia fabulistica che ben si adatta al vivere delle due zie, avulse dalla realtà e con una visione comportamentale naif. Paola Quattrini e Ivana Monti sono eccezionali nel dare vita a personaggi sopra le righe, particolarmente eccentrici, sia nel modo di apparire e di muoversi. Sergio Muniz è un elegante e divertente Mortimer Brewster, con un accento spagnolo e un fascino a cui gli si perdona qualche piccola defaillance recitativa. Andrea Cavatorta, Paolo Perinelli, Serena Marinelli, Peppe Bisogno, Francesco Marinelli e Paolo Lorimer sono bravi nel caratterizzare caratteri, usciti da una caotica dimensione del vivere. Da vedere. Si replica al Teatro Ghione fino al 10 gennaio.