Aspettando la seconda stagione prevista per settembre prossimo, Canale 5 manda in onda, nel periodo delle repliche ad oltranza, la prima stagione si Solo con Marco Bocci e Peppino Mazzotta. Continua a leggere
marco bocci
Solo | questa sera in replica la prima puntata su Canale 5
StandardAspettando la seconda stagione prevista per settembre prossimo, Canale 5 manda in onda, nel periodo delle repliche ad oltranza, la prima stagione si Solo con Marco Bocci e Peppino Mazzotta. Continua a leggere
Da questa sera il primo dei cinque episodi di “La regina di Palermo”, in attesa dello spin off di “Squadra Antimafia” in autunno
StandardDa questa sera inizia in prima serata su Canale 5 “La regina di Palermo”, una serie di appuntamenti che ripercorre la storia di Rosy Abate in attesa di vedere in autunno lo spin off di “Squadra Antimafia”. Di nuovo l’amatissima Giulia Michelini sul piccolo schermo. Continua a leggere
Marco Bocci alla stretta finale nell’ultima puntata di “Solo”
StandardMarco Solo lo vedremo ancora una volta questa sera nella quarta ed ultima puntata su Canale 5 alle 21:10. La resa dei conti finali dell’agente che è solo contro l’ndrangheta calabrese. Continua a leggere
Marco Bocci si sposa nel terzo episodio di “Solo” su Canale 5
StandardUn terzo episodio scoppiettante quello di “Solo”, stasera su Canale 5, dove vedremo Marco (Marco Bocci) messo alle strette dal boss Don Antonio che gli ha chiesto di sposare sua figlia Agata. Continua a leggere
Laura Chiatti, senza trucco, ma per fare la mamma a tempo pieno
StandardLaura Chiatti si da al doppiaggio e lo fa per “Pets – Vita da animali”, nelle sale da oggi, dove presta la voce della cagnetta Gidget. Continua a leggere
Squadra Antimafia 8 – Il ritorno del boss | Anticipazioni e data di messa in onda
StandardSettembre sta arrivando e con lui la programmazione delle nuove fiction. Una tra tutte la vincente serie televisiva made in Italy Squadra Antimafia che quest’anno cambia il sottotitolo che non è più “Palermo oggi” bensì “Il ritorno del boss“. Continua a leggere
Al Teatro Quirino: Modigliani con Marco Bocci e Romina Mondello
StandardUno spettacolo intenso dai colori forti come l’anima e le tele di uno dei piu grandi pittori del ‘900, Amedeo Modigliani, morto giovane e con una eredità intellettuale e fisica che pesa ancora oggi sulle nostre coscienze di uomo e di artista.
Lui aveva una sensibilità sopra ogni cosa, avulsa dalla realtà, il suo era un sogno continuo che è andato oltre la morte. Il regista e ideatore dello spettacolo, in scena in questi giorni al Teatro Quirino, Angelo Longoni, ha reso omaggio alla figura più rappresentativa del panorama internazionale, lo ha reso umano e generoso, incoerente e frastornato dal suo male interiore, non però un pittore maledetto, ma un uomo che ha vissuto intensamente le emozioni e le sue donne, pietra miliare del suo percorso figurativo. Malato da sempre di tubercolosi, Modigliani era approdato a Parigi come un giovane e attraente Boèhemien, mantenendosi all’inizio con i soldi dei genitori e poi provando a diventare quello che voleva, contro il consumismo artistico che imponeva il background culturale di quegli anni con Picasso in testa, suo nemico da sempre. Longoni ha ceduto a Marco Bocci, star televisiva, ma che proviene dal teatro, il ruolo del bello e del tormentato Modì e Bocci ha esternato con passione una recitazione dinamica, intensa, a volte un po’ troppo impetuosa da sembrare istintiva e naturale, ma nell’insieme ha diretto bene sé stesso nei meandri dell’anima di Modì. L’autore e regista ha costruito intorno al protagonista una tela di donne che sono state gli amori infiniti e unici di Modigliani, dalla prima donna, la prostituta e modella Kiki de Montparnasse, estroversa, autentica, un ciclone di vitalità che ha saputo regalare al pittore un momento di spensieratezza artistica, per arrivare alla poetessa russa Anna Achmatova, donna colta che aveva saputo prevedere il futuro di Modì mostrandoglielo come su un suo dipinto con i colori e le forme crepuscolari delle sue donne, alla giornalista Beatrice Hastings, sua spina nel fianco, amore passionale e distruttivo, ma molto fisico e per finire la giovanissima Jeanne Hébuterne, un amore che vive oltre la morte, la donna che all’indomani della morte di Amedeo, straziata, si butta dalla finestra del quinto piano, uccidendo con sé anche la creatura che portava in grembo. Uno spettacolo intenso che Longoni ha reso diverso dai soliti, mettendo la raffinatezza e la forma dell’arte sopra ogni cosa, dal primo quadro, costruendo intorno agli attori come una cornice scenica e facendo apparire i personaggi come degli elementi figurativi di una tela del pittore. Su una tenda di frange che preannuncia il palco, dove gli attori si muovono, vengono proiettate immagini dell’epoca e sfondi di una Parigi con la neve, oltre che i quadri più rappresentativi di Modì, creando un percorso parallelo al racconto scenico e alle parole degli attori che si incastrano alla perfezione con la parete di frange che rende il senso del movimento della vita e del cuore dell’artista. Bravissime le attrici tutte in sintonia con la loro diversità caratteriale e di ruolo, da Giulia Carpaneto un’attrice che con il suo personaggio porta il brio dell’esistenza parigina dell’epoca, a Vera Dragone, in parte nel carattere della poetessa russa innamorata del suo pittore e compenetrata nel suo ruolo di moglie, fino alla nervosa e scattante Romina Mondello, perfetta nel rappresentare l’ambiguità e la sensualità forte della cronista, per concludere con Claudia Potenza una donna vissuta all’ombra di Modì, innamorata da sempre del suo artista, con una generosità d’animo che la porta ad annullarsi e ad entrare nel sogno infranto del suo uomo. Le musiche sono di Ryuichi Sakamoto. Da vedere. Si replica fino al 20 marzo.
Claudia Gerini e Marco Bocci presi d’amore in “L’esigenza di unirmi ogni volta con te”
StandardDi Paola Aspri
Tonino Zangardi ha adattato il suo romanzo “L’esigenza di unirmi ogni volta con te” al grande schermo (sceneggiatura scritta insieme a Beba Slijepcevic e Angelo Orlando), curandone la regia.
Il film in uscita il 24 settembre, è prodotto da Minerva Pictures e Atalante Film, in collaborazione con Rai Cinema, è una vera e propria storia d’amore con un finale amaro.
L’happy end in questo caso non è richiesto, in quanto i caratteri sono proiettati verso la fine della loro passione, attraverso un destino non favorevole.
Claudia Gerini e Marco Bocci hanno dato vita al ruolo di Giuliana e Lorenzo, due esseri umani traditi dall’esistenza anche se per motivi diversi. Lei è una cassiera in un supermercato sposata ad un ingegnere docile e innamorato, lui un poliziotto che ha perduto in un colpo solo l’affetto fraterno e della moglie, due solitudini che si incontrano e si perdono l’uno nelle braccia dell’altro.
Un film tipicamente italiano, dal sapore crepuscolare come nella tradizione di Zangardi (Vienimi e portami via aveva le stesse atmosfere realistiche), con delle connotazioni realistiche dark che mostrano l’interiorità dei personaggi. In certi momenti il protagonista sembra non appartenere a una generazione di poliziotti, compenetrato com’è nelle proprie riflessioni amletiche, quasi un personaggio shakespeariano che sembra perdersi nel magma esistenziale tra ricordi e incubi notturni. Ma è proprio questo il bello del film che vive di immagini non stereotipate, un fermo immagine sui volti degli attori e sulle loro espressioni malinconiche e drammatiche. Molto vere le inquadrature che non si sposano con i pensieri dei protagonisti, avulsi dalla quotidianità, poetici e illusori come in un romanzo d’altri tempi. Tonino Zangardi ha saputo colpire nel segno, poco importa se qualcuno criticherà le sue lunghe sequenze, ma ripeto il bello è proprio questo non fare un cinema d’azione su una storia di due amanti in fuga, ma una storia d’amore che si sposa con gli stati d’animo e non con le convulse realtà dell’oggi.
Bravissima Claudia Gerini, in un ruolo da “popolana” che mette in risalto la passionalità e il fervore imploso fino a quando non incontra Leonardo. In questo film la Gerini è meno bella del solito, una scelta voluta dal regista per sposarla al ruolo, una donna comune con un forte potenziale di sensualità. Da vedere.
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