È la prima volta che a Venezia sbarca un “madrino” per omaggiare la 74esima edizione. Il “madrino” in questione è Alessandro Borghi, uno dei più talentuosi attori che abbiamo in circolazione. Continua a leggere
Michele Placido
Sabato 8 luglio su Rai 1 “Una voce per Padre Pio” condotto da Alessandro Greco, con la partecipazione di Lorena Bianchetti.
StandardLa location di Pietrelcina, città natale di San Pio sarà lo scenario di “Una voce per Padre Pio” su Rai 1 sabato 8 luglio alle 21,30. A condurre Alessandro Greco con la partecipazione di Lorena Bianchetti. Continua a leggere
Nuovi episodi del “Commissario Montalbano” il 27 febbraio e il 6 marzo su Rai1
StandardArriva Luca Zingaretti l’uomo che piace tanto alle donne, non particolarmente bello, ma con sex appeal da paura, dato dal suo aspetto virile e anche dalla sua simpatia nell’approcciarsi sul palco dell’Ariston. Continua a leggere
Anita Caprioli, da mamma a compagna di Daniele Pecci a Vice Commissario per “La Catturandi”, in onda dal 12 settembre su Rai Uno
StandardArriva finalmente dopo tanti slittamenti (la sua messa in onda era prevista per primavera), “La Catturandi – Nel nome del padre”, una serie tv per Rai Uno in sei episodi che molti hanno paragonato alla famosa e inimitabile “La Piovra”. Continua a leggere
The Voice of Italy alle fase Knockout – Ecco i primi a passare il turno
StandardThe voice of Italy 4, prima puntata dei Knockout. Si inizia subito dal #TEAMDOLCENERA che schiera i suoi primi due talenti sul ring di #TVOI.
I concorrenti si sfideranno sul loro cavallo di battaglia, ma sarà sempre il giudice coach a formare la coppia dei due che si sfideranno.
Giorgià Alò si esibisce con Fast car e sfida Cristina Di Pietro che invece canta Maniac. Inizio col botto per la squadra della sensuale salentina che però fa passare il turno alla voce più particolare, ovvero quella di Giorgia Alò.
Si passa alla squadra del rapper Emis Killa, che sfoggia una giacca argentata in stile domopack.
I talenti che mette insieme sul palco di The Voice sono Charles Kablan, classe, raffinatezza e timbro. Il talento canta Lay me down in una versione da manuale, troppo precisa, ma infiamma il pubblico con la sua timbrica e il suo mondo così elegante di cantare. Il suo avversario è Ivan Giannini che si esibisce con Gli spari sopra di Vasco Rossi, canta con grinta e carica tipica dei cantanti metal. Emis manda avanti il cantante di colore.
Prima coppia ai Knockout per Raffaella Carrà, Alessia Langella canta L’amore esiste e si sfida con Samuel Pietrasanta con Losing my religion. Ha talento da vendere la ragazza napoletana ma nulla può al cospetto di tanta bravura ed originalità di Samuel. Raffaella lo fa passare alla fase live con una premessa: “non mi deludere mai!“.
Il #TEAMPEZZALI è il più originale in assoluto e schera gli iWolf e Giuseppe Citarelli che cantano rispettivamente Rock ‘n’ roll robot e Sultans of swing. Neanche a dirlo passa il turno la coppia di Foggia formata dagli iWolf (possibili vincitori del talent).
Siamo al giro di boa della puntata e si parte con la seconda sfida per ogni giudice/coach.
Ed ecco il #TEAMKILLA che sceglie per il secondo Knockout del suo team la religiosa Giuliana Ferraz e il cantante neomelodico Pino Giordano. La corista religiosa canta Bang Bang mentre il cantante napoletano Annarè che commuove tutto il pubblico in studio nonché i giudici. Decisione molto sofferta per “DomopacKILLA” che sceglie di mandare avanti la persona che ha più bisogno di lui in questo momento, ovvero Giuliana Ferraz.
#TEAMCARRA sul ring salgono le tre sorelle oversize, le Foxy Ladies che cantano una versione rivisitata e riarrangiata del successo di Giusy Ferreri e Baby K Roma Bangkok, contro un Manuel Aspidi con la sua impeccabile esibizione di I don’t want miss a thing degli Aerosmith. Raffaella Carrà è in grande difficoltà e chiede l’aiuto del pubblico, che prontamente ignora e fa passare il turno alle Foxy Ladies. Sara, una delle sorelle Ballardini, riceve una sorpresa dalla compagna che davanti a milioni di italiani e di fronte al pubblico in studio non ha paura di chiederle di sposarla.
Max Pezzali mette a confronto Elya Zambolin e Cristiano Carta. Il primo di esibisce con un classico dei Tiromancino seppur difficile da interpretare, Per me è importante. Il cantante romano invece porta sul ring un classico della musica pop mondiale, ovvero Black or White di Michael Jackson, esibizione impeccabile. Per questa sfida crediamo che Max non abbia scelto per il talento, ma per la bellezza. Passa il turno Elya Zambolin.
Ultimo Knockout della serata per Dolcenera che schiera Edith Brinca (Skinny love) contro Luca De Gregorio (Ancora tu). Passa il turno la ragazza. Dolcenera: “C’è una voce più rara, in grado di trasmettere la particolarità di essere commovente, è Edith Brinca“.
Appuntamento alla prossima puntata che vedrà altre 8 sfide. Che vinca il migliore
#TVOI Ultima Battle, la prossima puntata ci saranno i Knockout
StandardSeconda ed ultima puntata di Battle. Ci sono ancora due coach ad avere a disposizione lo STEAL (un coach può ripescare un talento scartato dagli altri tre giudici ma non il proprio).
Inizia la puntata con il riassunto della sfida precedente andata in onda la scorsa settimana.
Si parte dal team Carrà. Cristina Ambu, Beatrice Ferrantino ed Elisa Maffenini salgono sul palco di The Voice of Italy con Bailando di Enrique Iglesias. Raffaella da subito un consiglio alle sue adepte: “Voglio vedere tre femmine bestiali sul palco“.
Tutte e tre effettivamente sono state combattive, esibendosi anche con qualche piccola coreografia accennata lì per lì. Ad aggiudicarsi un posto alla fase successiva è Beatrice Ferrantino. Raffa si commuove e nessuno dei due STEAL disponibili viene usato.
Ed ecco il tormentone di Max Pezzali. Una nuova puntata de ‘L’ispettore Max e la collega invidiosa’, il coach ha stilato una lista di possibili colleghe invidiose di Dolcenera.
Ma torniamo alle esibizioni. Team Dolcenera, salgono sul palco Enrico Bernardo, Luca De Gregorio e Fabio De Vincenti. “La voce che mi ha dato più sfumature è Luca De Gregorio” dichiara la cantante salentina. Emis Killa non utilizza lo steal.
Ennesimo sproloquio di Patata, il pubblico rumoreggia per la perdita di tempo e lei, con la sua eleganza tipica di una camionista, risponde alzando la voce. Dolcenera in queste due puntate ha un po’ oltrepassato il limite, ma cosa sarebbe The Voice quest’anno senza di lei?
Ecco il turno di Max Pezzali che manda ad esibirsi il metallaro Ivan Giannini, Virna Marangoni e Claudio Cera. Il brano con il quale si esibiscono è Learn to fly dei Foo fighters. Federico Russo, il conduttore, afferma che queste tre voci potrebbero comporre una band. Ed ha pienamente ragione. Il vincitore della Battle è Claudio Cera.
Raffaella Carrà invita i suoi colleghi a schiacciare il pulsante per lo steal e finalmente tra le insistenze della Raffa e Max Pezzali premono il fatidico pulsantone rosso. Entrambi i coach scelgono Ivan Giannini e ora spetterà a lui decidere da chi andare. Sceglie il Team Killa come prevedibile.
Andiamo avanti con la puntata ed è il turno del Team Killa che schiera Roxana Ene, Frances Ascione e Marta Pedoni. “Queste tre ragazze sono uniche ed hanno un grande potenziale” afferma il giudice coach. Il rapper milanese e pieno di tatuaggi, sceglie Frances Ascione. Dolcenera non ripesca nessuno.
Armand Curameng, Fabio De Gennaro e Manuel Aspidi sono prossimi tre a salire sul ring di The Voice e fanno parte del Team Carrà. Piero Pelù in veste di special coach del Team Carrà, scegli insieme a Raffaella il brano da affidare ai tre talenti che non a caso, fa parte del suo repertorio artistico. Una versione rivisitata di Regina di cuori, resa POP più che Rock dai tre cantanti. Passa il turno Manuel Aspidi (ex concorrente di Amici), che ha detta del suo coach è quello che ha più margini di miglioramento. Niente da fare per i due eliminati.
Mattia Sciascia, Massimo Cantisan e Frank Polucci sono gli alternatives del Team Dolcenera. When i was your man di Bruno Mars è il brano che cantano. La scelta della cantante salentina finisce su Massimo Cantisan.
Elya Zambolin, Valentina Buccinnà ed Andrea Cerrato del Team Pezzali. Il coach vuole i suoi tre talenti senza i loro strumenti per mettere in risalto le loro capacità vocali. A Sky full of Stars è la canzone affidatagli. Elya Zambolin viene promosso ai Knockout. Ancora niente steal per Dolcenera che afferma di andare in tilt ogni volta che si gira la poltrona rossa e sente la pressione dei colleghi.
Ecco il turno del rapper più bello del panorama della musica italiana, il Team Killa con Claudio Di Cicco, Giuliana Ferraz e Jennifer Antela. Pezzali si complimenta per la battle. Emis Killa porta avanti Giuliana Ferraz. Niente steal per Dolcenera.
Torniamo dopo il break pubblicitario, che visti gli ascolti sono stati intensificati. Si sa non si vive di solo canone. Ecco il Team Carrà: Irene Colzani, Samuel Pietrasanta e Bruna Zaccaro che cantano Guerriero di Marco Mengoni. A Samuel viene consentito di esibirsi con la chitarra, lo strumento con il quale si era già presentato alle blind audition.
E siamo ad un nuovo siparietto di Max Pezzali alla ricerca della collega invidiosa di Dolcenera, con il valido aiuto dell’agente Killa. Riuscirà mai a capire di chi si tratta? Noi siamo molto curiosi.
Ultima battle del Team Dolcenera. Chiara Granetto, Giorgia Alò e Stepanie Riondino cantano Russian Roulette di Rihanna. Impeccabili vocalmente e grande presenza scenica. “Non scelgo il talento, ma il possibile percorso dentro The voice of Italy: promuovo Giorgia Alò“, dichiara Dolcenera salendo per i tre scalini.
Marta Pilia, Debora Cesti e Giorgia Papasidero si apprestano a calcare il palco dell’ultima battle con il brano Amore disperato. “Dovete divertirvi come disgraziate“, questo il consiglio dello special coach Patty Pravo. Emis Killa non ci pensa due volte e porta con sé Debora Cesti: “Ha cantato una spanna sopra le altre“.
Giuseppe Citarelli, Elisa Meo e Cristina Di Pietro del Team Pezzali cantano La prima cosa bella. Anche in questo caso gli si chiede di cantare col cuore e non pensare troppo alla tecnica. Il front man degli 883 porta ai knock out Giuseppe Citarelli.
Con il supporto di Federico Russo, Raffaella Carrà e Max Pezzali, finalmente Dolcenera schiaccia il pulsante per lo steal. Giusto dare una seconda opportunità a Cristina Di Pietro. Con questo sono tre i talenti del Team Pezzali ad essere ripescati.
Tre voci di grande personalità: Francesca Basaglia, Clara Aceti e Noemi Castagnanova si sfidano per il Team Pezzali. Passa il turno Francesca.
Ultima battle per il Team Killa che schiera Pino Giordano, Viviana Buonomo e Mirko Ciulla con El perdon. Il rapper punta sulla forza. Decide di portare con sé Pino Giordano.
Ultima sfida anche per Raffaella Carrà. Federica Vincenti (la moglie di Michele Placido), Rosaria Mallardo e Francesca Profico si battono per conquistare il restante posto del Team Carrà. A passare il turno è Francesca Profico, per la signora Placido prevede un futuro nei musical.
A chiudere questa fase il Team Pezzali con Cristiano Carta, Kevin Pappano e Mirko Adinolfi che cantano Ti porto via con me di Jovanotti. L’ultimo promosso è il cantante Cristiano Carta.
Appuntamento alla prossima settimana con l’unica puntata dei Knockout. This is The Voice.
Al Teatro Eliseo: Dall’1 dicembre “Tradimenti”, per non dimenticare
StandardDi Paola Aspri
Harold Pinter rimane il drammaturgo evergreen per antonomasia. Non è un caso, infatti, che Michele Placido, con la traduzione di Alessandra Serra, metta in scena il testo più rappresentativo del premio nobel inglese. “Tradimenti”, in scena dall’1 al 20 dicembre al Teatro Eliseo, diventa un assunto cult e assolutamente indispensabile per arricchire il bagaglio attoriale di interpreti di variegata e rinomata esperienza. Michele Placido dirige sulla scena Ambra Angiolini, Francesco Scianna e Francesco Biscione, interpreti che hanno già lavorato con l’attore/regista (Biscione nel “Re Lear”, Scianna in “Vallanzasca” e Angiolini in “La scelta”) per un triangolo amoroso che racconta il “come eravamo”, a ritroso in un passato che ci riporta al 1968, anno di contestazioni culturali, sociali e sessuali. Uno spettacolo atteso, preceduto da una conferenza stampa al Teatro Eliseo che ha visto una nutrita platea di giornalisti e fotografi, moderata dal valente direttore artistico Luca Barbareschi.
“Amo molto il Teatro Eliseo – dichiara Placido – perché è un boccascena ideale per il gioco degli attori e mi piacerebbe recitarci. Qui gli attori sono in pasto al pubblico, non come il Teatro Argentina dove c’è una distanza tra gli spettatori e gli interpreti.”
Francesco Biscione è nel ruolo del marito Robert in “Tradimenti”. Ho sempre fatto teatro ed è questa la casa che conosco meglio. Ho avuto la fortuna di conoscere grandi maestri, ma Michele Placido che mi ha diretto anche in “Re Lear”, ha una personalità forte che a volte mi spiazza, facendomi ringiovanire e crescere come attore e come uomo.”
Ambra Angiolini interpreta Emma, la donna che rivede dopo due anni il suo amante Jerry e ripercorre con lui tappe dell’esistenza passata.
“Fare questa commedia in un momento di paura come quello attuale è una sfida e mi piace esserci proprio perché è un periodo particolare della nostra storia. Sono grata a Harold Pinter perché è un drammaturgo che mi sorprende. Lui ha colto ciò che è immortale. “Tradimenti” è un testo che parla di crisi profonde e non c’è niente di più moderno di questo. I tre personaggi pinteriani tradiscono la memoria e se stessi. Ognuno di noi arriva al presente proponendo quello che si è e non quello che eravamo e lo fanno anche Emma, Jerry e Robert.”
Ambra Angiolini non ha paura di tradirsi, la considera un arricchimento esistenziale.
“Tradirsi è conoscersi un po’ meglio. A volte mi sono tradita professionalmente, ma questo ha generato cose positive. Emma in “Tradimenti” è una che finge di non ricordare, è una donna silenziosa, non urlata.”
L’appuntamento è da non mancare con una scrittura scarna ed efficace rimpolpata dalla veridicità degli attori e dalla guida registica di Placido che un po’ come faceva il suo maestro Strehler si metteva al posto degli attori per guidarne le gesta.
Luca Barbareschi, il coraggio e l’incoscienza per un “Teatro Eliseo” migliore
StandardDi Paola Aspri
Il coraggio e l’incoscienza sono le due qualità di Luca Barbareschi che il 29 settembre aprirà il Teatro Eliseo con una serata di Gala che decreterà la rinascita di un Teatro che diventerà il palcoscenico di tante realtà contemporanee.Con “Una tigre del Bengala allo Zoo di Bagdad”, Barbareschi apre la stagione teatrale e darà il benvenuto alle istituzioni da un palco che non lo vede solo come padrone di casa, ma anche attore e regista dello spettacolo. L’originalità contraddistingue questo artista a tutto tondo che in un incontro dinamico, venerdì 11 settembre, ha voluto dichiarare ai giornalisti i progressi fatti all’interno dello storico teatro. “Su e giù per le scale”, poteva intitolarsi questa conferenza informale che l’ex politico ha tenuto alla presenza di tanta stampa. Lui da buon cicerone tra scatoloni, operai al lavoro, un cantiere ancora aperto, ha accolto con ironia e scaltrezza senza perdersi d’animo, infervorato dalla voglia di fare e dal desiderio di costruire quello che altri suoi illustri colleghi non hanno fatto. “Anche Benigni e Valsecchi dovrebbero adottare un teatro, loro che possono”, afferma Luca Barbareschi che non ha timore di parlare chiaro. Lui ha messo mano al portafoglio e ha staccato un assegno di 4 milioni e mezzo di euro per una gestione di 18 anni, senza chiedere niente alle istituzioni, invitandole a venire a vedere i progressi fatti. “Invito Matteo Renzi a venire, lui che vuole il tour dei 100 teatri.”
I lavori sono iniziati il 30 aprile e il restyling dei due teatri è quasi fatto. I camerini storici sono stati messi a lustro e all’antico splendore. Per mettere a norma l’impianto elettrico sono stati spesi un milione di euro.
Barbareschi non ha badato a spese e ha creato una sinergia per eventi con la Treccani, il Fai e Andrea Carandini per le lezioni di archeologia. Inoltre ci sarà la domenica in musica con L’Accademia di Santa Cecilia.
Nel 2018 il Teatro Eliseo compirà 100 anni e non sono mancate da parte dell’artista divertenti affermazioni, come quella dei due fantasmi registi presenti nei camerini, come a testimoniare che anche loro fanno fatica a lasciare il vecchio per il nuovo.
Fra i tanti spettacoli in cartellone, “Grand Gruignol all’italiana” con Lunetta Savino per la regia di Alessandro D’Alatri, “Tradimenti” Con Ambra Angiolini e Francesco Scianna, per la regia di Michele Placido, “Scandalo” con Franco Castellano e Stefania Rocca, “Il grande dittatore” con Massimo Venturiello e Tosca, “Hanno tutti ragione” con Iaia Forte per la regia di Paolo Sorrentino, “Sei personaggi in cerca d’autore” con Gabriele Lavia.
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