Una farsa ma non troppo, così si può definire “Il conto è servito”, in scena in questi giorni al Teatro Golden. Una commedia che ha riscosso successo di pubblico e critica durante la sua tappa milanese e arriva in sala a Roma con quella ventata di imprevisto e di novità che fa piacere. Continua a leggere
Roberta Garzia
Al Teatro Ambra alla Garbatella: “Il marito di mio figlio”
StandardDi Paola Aspri
Uno spettacolo scoppiettante dai ritmi frenetici e battute al fulmicotone, così si presenta “Il marito di mio figlio”, in scena in questi giorni al Teatro Ambra alla Garbatella. Lo spettacolo scritto e diretto da Daniele Falleri assume delle connotazioni attualissime per risultare accattivante e soprattutto giusto nei riguardi di una situazione che in Italia è ancora in alto mare. Si parla di unioni civili e di situazioni che rischiano di scoppiare per un conformismo di maniera che aleggia nelle famiglie, mettendo in discussione l’amore con la “A” maiuscola. La storia di Giorgino e Michele, ribattezzati George e Michael per un tributo al grande cantante pop, è quella di due ragazzi che sono presi d’amore e vorrebbero coronare il loro sogno sposandosi a Madrid, ma tutto diventa difficile e contrariato quando ci sono di mezzo i genitori, compressi dai pregiudizi e dall’ipocrisia tutta italica che mette al primo posto la facciata da mulino bianco. È inutile raccontare la storia che porta ad un happy end coronato dai fiori d’arancio, quello che interessa sono le dinamiche comportamentali dei vari personaggi, ognuno con una storia alle spalle e che è evocata in alcuni momenti con riflessioni interiori al di fuori degli spazi collettivi in cui i personaggi sono costretti ad interagire. Attimi che riflettono le debolezze dei caratteri che nella vita giocano un ruolo attivo e di forte intensità. Daniele Falleri nel mostrare le fragilità anche dei genitori dei ragazzi li fa sembrare simili ai giovani protagonisti, mettendo così in dubbio la loro integrità morale che nella vita è velata da una doppia personalità. Determinante per la pièce sono gli interpreti tutti bravissimi e in grado di far decollare uno spettacolo dove i dialoghi sono mordaci, attuali e generosamente scolpiti sui ruoli, quasi a determinare un’atmosfera almodovariana. Eva Grimaldi è la moglie di Pietro De Silva, genitori sulla scena di Ludovico Fremont. La coppia in questione è perfetta per dare vita ad una donna pop, eccentrica nel look che nasconde una doppia vita per noia maritale. Il marito in questione, Pietro De Silva, è un uomo che alla fine si metterà in discussione cambiando la sua vita attuale. Andrea Roncato è un uomo rude e maschio che si trova ad avere accanto una moglie (Pia Engleberth) con un look da suora mistica, entrambi genitori di Andrea Standardi, conformisti e poco attenti al presente e ai suoi rivoluzionamenti sessuali. Ludovico Fremont e Andrea Standardi sono in armonia nell’evocare una coppia gay contrariata dalle sorprese familiari. Una menzione particolare per Roberta Garzia nella parte di Lory, una cameriera/attrice, una ex che torna nella vita di uno dei giovani gay e che scombina il nuovo nucleo, con la complicità della madre di uno dei due che vuole confermare l’eterosessualità del figlio. Assolutamente bravissima nel regalare momenti di svampita esteriorità che alleggeriscono i momenti di tensione che vanno a crearsi per incomprensioni sentimentali. Le scene sono di Alessandro Chiti, in linea con le tematiche in atto, luciferine, psichedeliche e pop come si addice ad una storia dove le luci della vita cambiano al ritmo di un secondo. Bravissimo Daniele Falleri nel mettere in scena un assunto meno sfilacciato e più definito rispetto alla versione di due anni fa quando sulla scena c’era la bravissima e compianta Monica Scattini. Un grande parterre per il debutto di ieri sera, dove erano presenti Gabriel Garko e la sua compagna Adua Del Vesco, Adriana Russo, La Marchesa D’Aragona, Antonio Paris, Il Principe Urbano Barberini, La Principessa Conny Caracciolo, Giulia Elettra Gorietti e tante altre personalità del mondo del mondo dello spettacolo. Si replica fino al 29 novembre.
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