Arriva alla sua ottava stagione il Teatro Golden forte del numero dei suoi abbonati che ogni anno aumenta sempre di più l’indice di gradimento. Le commedie sono il fulcro della programmazione di questo teatro che anche quest’anno non si esime dal dare in pasto al suo pubblico un buon numero di brillanti rappresentazioni, alternate a spettacoli di musica, danza e one man show. Continua a leggere
roberto ciufoli
La nuova stagione del Teatro Parioli 2017/2018
StandardE’ proprio il caso di dirlo: con lo slogan, Nuovi Scenari, il Teatro Parioli, con la direzione artistica di Luigi De Filippo per il sesto anno consecutivo, presenta una stagione, quella 2017-2018, ricca di rinnovamento e cambiamento per allargare la platea del pubblico teatrale, visto che quest’anno la stagione in questione diventa ancora più trasversale poiché ogni spettacolo in cartellone sarà un vero e proprio “evento”. Il Teatro Parioli, nel cuore del quartiere omonimo, offrirà, oltre ai tradizionali spettacoli in abbonamento, spettacoli per famiglie, eventi per bambini, matinée per studenti. Continua a leggere
Al Teatro Piccolo Eliseo: “Paradiso 2.0 – Un atto di Dio”
StandardRoberto Ciufoli si veste di immensità nel ruolo di Dio in “Paradiso 2.0”, ma l’illustre personaggio altro non è che uno showman, vestito vistosamente di un cappottino zebrato, con sotto una maglia dei Simpson e che si muove con promettente baldanza come un artista televisivo. Continua a leggere
Barbara D’Urso tocca e ritocca foto, ma nella vita è bella e senza filtri
StandardFonte @Barbara D’urso – Instagram
Barbara D’Urso alla veneranda età di 59 anni può permettersi di fare la ragazzina, merito del suo fisico. “Chi mi detesta – dichiara Barbara – afferma che la mia eterna giovinezza deriva dalle punturine, botox e quant’altro, mentre io sono tutta al naturale.” Continua a leggere
Al Teatro Ghione: “Ti amo o qualcosa del genere”
StandardDi Paola Aspri
Ci può essere amicizia tra uomo e donna? Con questo interrogativo parte a spron battuto la commedia scritta e diretta da Diego Ruiz che pur trattando temi delicati come l’amore e il senso dell’amicizia tra due sessi opposti, si avvale dell’ironia per rendere tutto più leggero, ma non superficiale.
“Ti amo o qualcosa del genere”, è in scena al Teatro Ghione fino al 18 ottobre ed è diventato dal 2007 un vero e proprio cult del genere sentimentale ai nostri giorni, proponendosi come un vademecum per i cuori solitari o per quelli in coppia che non sanno mai prendere scelte definitive.
A mettersi a tavola, perché proprio di una cena si tratta, sono due fidanzatini, Diego e Chicca, interpretati rispettivamente da Ruiz e Francesca Nunzi, travolti dall’arrivo dell’amica, ex di Diego, una invadente, ma efficace Gaia De Laurentiis, nel ruolo che porta il suo nome. Gaia però non è vista come è in realtà da Francesca, Diego ha lavorato dietro le quinte per raccontare cose non vere e giustificare così questa amicizia che assomiglia a qualcosa di diverso. Dal canto suo Gaia ha fatto lo stesso con il suo Walter insinuando che Diego fosse sessualmente attratto dagli uomini. Insomma un vero e proprio carosello di situazioni a sorpresa con Chicca che si scorda il suo nome e quello degli altri ricordandosi solo la prima iniziale e cambiando così nome a chiunque incontri sulla sua strada. Quello che accade sulla scena diventa scoppiettante e gli attori sono abilissimi nel prendersi la parola ogni qualvolta ci sia da cambiare registro per la trama in atto. Situazioni da pochade che ricordano un Feydau rivisitato e corretto, attualizzato per l’occasione con realtà non più di corna ma di impossibilità di essere se stessi, troppe incertezze fanno da corollario alla esistenza dei protagonisti, che non sanno dare una identità al loro legame.
Bravissimi tutti nel supportare i ritmi frenetici della pièce. L’esplosiva Francesca Nunzi riesce a dare un brio particolare alla messinscena e specialmente quando interagisce con Gaia De Lauretiis il siparietto diventa qualcosa di speciale che esalta la commedia in questione con situazioni esilaranti e al fulmicotone. La recitazione della De Laurentiis più pacata riesce a mettere a segno in più occasioni battute efficaci con un aplomb inglese. Nel secondo tempo arriva un generoso attore come Roberto Ciufoli che riesce ad entrare in un personaggio palestrato, donnaiolo, ma con sotto sotto delle fragilità inespresse, sviscerando una verve particolarmente efficace per la situazione. Diego Ruiz mantiene il timone della commedia, accompagnando gli altri interpreti verso il bailamme degli equivoci, senza stravolgere i meccanismi del plot. Il finale non si spiega, sarebbe inopportuno svelare il gioco delle coppie, la margherita va spogliata dagli spettatori. Da vedere senza dubbi.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.