E anche la seconda stagione di “Gomorra” finisce con una conclusione imprevedibile e inaspettata. È proprio questo tipo di soluzione che fa andare in tilt i social portati a commentare il finale drastico di Ciro, il giustiziere, in questo caso, di una città in agonia. “Gomorra 2” ha un finale che scuote il pubblico, un colpo di pistola e tutto esplode, i social impazzano e i cultori della serie si dividono con quello o quel protagonista, trovando anche una motivazione al colpo di scena. Così anche la stagione della serie di Sky si conclude e si può confermare con soddisfazione che è stata la più vista della piattaforma. La media di ogni puntata è stata di 1.160.000 spettatori. Una serie super social dove gli hashtag hanno sempre raggiunto le prime posizioni della classifica. Anche Roberto Saviano si è servito dei social per ringraziare lo staff di “Gomorra 2” affermando di essere stato fiero di aver lavorato con loro. Tutti concordi poi con la conclusione, trovata dai cultori della serie da brivido con l’uscita di scena di Pietro Savastano. Il nuovo e il vecchio si confrontano e si eliminano nelle due puntate finali. Insieme alle case barocche, alle atmosfere trash, anche l’humus del gruppo. Patrizia, una delle protagoniste, sa da quale parte stare ed è consapevole che schierarsi le fa aprire le porte del potere.

“I figli e i morti si devono lasciare andare“, dice a don Pietro chiudendo con violenza un album di foto affollato dalle immagini del piccolo Genny e dal fantasma di donna Imma. Il vecchio Savastano è arrivato alla fine della sua vita ed è stufo di restare solo. E allora vuole una donna forte vicino e andrà sulla tomba della moglie a chiedere di andare avanti con accanto un’altra donna. I giovani in “Gomorra 2” provano a rottamare i vecchi, perché in fondo hanno paura del male, ma è lo stesso male ad averli partoriti. Saranno in tanti, giovani e meno giovani, a pagare in questo finale di stagione.  Le colpe dei padri si abbattono sui figli e non guardano in faccia a nessuno.

Ciro fallirà. Perché aveva ragione Don Pietro, “la democrazia non può esistere, i cani si mangiano da soli se non c’è il bastone“. I progetti non esistono, non hanno un investimento comune. Ciro pagherà le sue scelte, si ritroverà da solo, deluso e annientato dal dolore per la perdita di una figlia. Gli verrà messa in mano una pistola e lo spettatore già sa qual è la sua fine. Ma il finale prevede altro, la resa dei conti di Ciro verso il grande e immenso Don Pietro. Il futuro è di Genny e Ciro, famiglie rivali. Non si sa se nella prossima serie si aiuteranno ancora. Una cosa è certa, il ritorno di “Gomorra” è assicurato dagli ascolti e dai protagonisti di una serie senza precedenti.