Quante donne sognano l’uomo ideale e si adattano ad un surrogato maschile per paura di stare sole. Continua a leggere
Vincenzo Sinopoli
Al Teatro Golden va in scena “Terapia, Terapia”
Standard“Terapia, Terapia”, è in scena in questi giorni al Teatro Golden. Andato in scena anni fa è stato riportato con piacere alla ribalta con la coppia storica Gianni Ferreri e Daniela Morozzi, un’accoppiata vincente nata dalla fiction “Distretto di polizia”. Continua a leggere
Al Teatro Golden va in scena “Tangentopoli” con Sebastiano Somma
StandardUno spettacolo che racconta il nostro trascorso, il presente e il passato, attraverso la scrittura attenta di Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli. Lo spettacolo è interpretato da Sebastiano Somma e Augusto Zucchi, nei panni il primo del PM Antonio Di Pietro e il secondo di Craxi. Continua a leggere
Al Teatro Golden” L’albero di Natale” con Daniela Marra, Simone Montedoro, Emanuela Fresi e Andrea Lolli
StandardUna commedia gradevole di buoni sentimenti che riscuote simpatia tra quanti ancora sperano di trovare il grande amore. “L’albero di Natale”, in scena in questi giorni al Teatro Golden, scritto da Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli, Augusto e Toni Fornari, mette insieme in vista della vigilia natalizia una storia di solitudini che trova il giusto finale per riconciliarsi con i sentimenti e con una realtà piena di buonismo che fa tanto bene al cuore. Continua a leggere
Al Teatro Golden "Cena con sorpresa"
StandardUna coppia di marito e moglie, sposata da anni è messa in difficoltà da una situazione imprevista. In “Cena con sorpresa”, in scena in questi giorni al Teatro Golden, gli attori sono coinvolti in una divertente situazione che metterà in difficoltà le loro vite apparentemente serene. La coppia di collaudati coniugi, interpretati dai bravi Daniela Morozzi e Giancarlo Ratti, organizzano una cena dove ci sarà un loro amico architetto, interpretato dallo spumeggiante Gianni Ferreri. A questa cena a sorpresa interviene anche la figlia, interpretata da Chiara Mastalli.I due coniugi non sanno che il cinquantenne affermato ha una storia con la propria figlia. Angelica come un fulmine a ciel sereno spingerà l’architetto a rivelare la loro relazione. Ma come troverà le parole giuste per dirlo e soprattutto come la prenderanno i due amici? Ed e qui il colpo di scena della commedia che vive su questa suspense, tra imbarazzi e giochi di parole. La commedia è scritta da Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli e la regia è di Toni Fornari. Si replica fino all’8 maggio.
“Al Teatro Golden: Sanremo Story”
StandardDi Paola Aspri
In questi giorni si parla di Sanremo Giovani in vista della kermesse ufficiale di febbraio, quindi mai niente è più attuale che mettere in scena la storia del Festival più chiacchierato e osannato, croce e delizia dei discografici. “Sanremo Story”, in questi giorni al Teatro Golden diventa una vera e propria chicca per gli appassionati della canzone italiana. Con le voci portentose e trasformabili dei “Favete Linguis”, siamo portati per mano verso l’inizio della manifestazione sanremese fino ai nostri giorni, un escursus canoro, di usi e costumi che ci riporta ai fasti degli anni del boom economico, fino alle crisi dei nostri giorni, attraverso i conduttori, le vallette e i brani che sono diventati sotto la doccia i tormentoni positivi dell’italiano medio. Scritto da Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli, Toni Fornari e Augusto Fornari il testo è un perfetto “come eravamo”, avvalorato da filmati d’epoca, impreziositi dalle voci degli interpreti che hanno fatto grande il gruppo ormai storico, nato nel lontano 1996. Stefano Fresi, Emanuela Fresi e Toni Fornari volano sulle soldi ali delle melodie festivaliere, portando copie conformi all’originale e coinvolgendo il pubblico in sala nei motivi che hanno accompagnato la nostra quotidianità. Nilla Pizzi, Adriano Celentano, Fausto Leali, Anna Oxa, Il Volo, Toto Cutugno, Mia Martini sono una parte dei cantanti ricordati dai Favete che non dimenticano e danno un giusto tributo alla memoria storica della nostra nazione. In un’epoca dove tutto diventa superfluo e il passato è messo in un angolo e buttato come una scarpa vecchia, c’è chi lo porta in auge e lo mette a disposizione di chi non lo conosce.
Unica pecca dello spettacolo la scenografia, che avrebbe potuto essere più scarna e meno kitch (i fiori finti potevano essere evitati). Ad accompagnare i “Favete Linguis” un trio musicale perfetto composto da Mimmo Sessa, Cristiana Polegri, Michele Ranieri. La regia di Augusto Fornari è come sempre ineccepibile. Si replica fino al 20 dicembre.
Al teatro Golden: "Finché giudice non ci separi"
StandardDi Paola Aspri
Va di moda raccontare lo straniamento che comporta la separazione di coppia, soprattutto se vista dalla parte del maschio che ad un tratto si trova a fare i conti con la ‘singletudine’, perdendo una moglie, compagna, mamma e amante. In “Finchè giudice non ci separi” sono quattro gli uomini separati, ognuno con una propria personalità, ma tutti uniti dalla paura di essere soli in un universo che li vede spaesati con il proprio orgoglio ferito. Il testo scritto da Augusto Fornari, Toni Fornari, Vincenzo Sinopoli e Andrea Maia, ha la peculiarità di narrare l’universo virile con eleganza e divertente ironia, mettendo l’accento sulle problematiche di un distacco che provoca traumi psicologici. E’ soprattutto Massimo, interpretato da un funambolico Augusto Fornari ad essere il più penalizzato dei quattro, fustigato da una giudice che gli ha tolto tutto, figlia, moglie e soldi, mettendosi dalla parte offesa femminile. A consolarlo sono i tre amici di sempre, ognuno con una propria situazione regressa e un presente travagliato o che nasconde dietro goliardiche quotidianità il male di vivere. Nicolas Vaporidis è in un personaggio di uomo libertino, che ha tante donne e passa il suo tempo a rispondere e a chattare con avventure occasionali, tradendo nel corso della storia la sua fama di duro e superficiale e mettendo a nudo la fragilità di uomo solo, cui manca una moglie. Toni Fornari è invece il classico uomo annoiato, scontato che condivide, pur essendo separato, la casa con la ex moglie, non risolvendo mai la sua vita, preso di mira dai suoi amici che lo giudicano incapace di fare delle scelte.
Poi c’è Luca Angeletti in un carattere che nasconde fino alla fine la sua identità e che svela poi ai suoi amici qualcosa che non si aspetterebbero mai. A vivacizzare ancora di più la messa in scena il ruolo del giudice, interpretato da una conturbante e bravissima Laura Ruocco, una vicina di casa che ha distrutto la vita di Massimo. Dopo un primo tentativo di fargliela pagare, Massimo rimane affascinato dalla giudice e dal racconto della sua esistenza, piena di risvolti inediti e di cose che contrastano con la sua carica. La Giudice sarà la coscienza dei separati e li metterà di fronte alla propria vita come a uno specchio facendogli cambiare pagina e riflettendo sui propri errori passati. Una commedia brillante, efficace, come i suoi attori capaci di rendere giustizia ad una recitazione corale, dove non esistono barriere e dove l’esistenza scorre senza pregiudizi, trovando nell’amicizia e nella solidarietà tra gli esseri umani un giusto apporto per tirare avanti senza struggersi nel passato. La regia attenta e che lascia spazio agli attori è di Augusto Fornari. Da vedere. Si replica fino al 22 novembre.
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